Sabato 11 e domenica 12 ottobre si è tenuto a Torino uno dei due meeting annuali di Ogae Italy, l’organizzazione che raduna da oltre 35 anni tutti gli appassionati dell’Eurovision Song Contest e che annovera oltre 200 iscritti.
Ogae Italy fa parte della piu ampia Ogae (Organisation Générale des Amateurs de l’Eurovision) nata nel 1984 e presente nel Mondo con oltre 40 club nazionali. L’associazione è guidata da principi cardine come la passione per la musica e l’amore per la diversità, sia dal punto di vista musicale sia sul piano dello scambio culturale, in uno spirito di inclusione nei confronti di tutti gli associati.
Ospiti di questo evento due giovani star eurovisive: Princ, pseudonimo di Stefan Zdravković e Viktoriya Georgieva, nota al pubblico eurovisivo con il nome di Victoria.
I due artisti, che hanno rappresentato il loro Paese rispettivamente nel 2025 e nel 2021 (lei “ripescata” dopo che l’evento eurovisivo era stato annullato l’anno precedente per la pandemia), sono stati ospiti del Fan Club, in occasione di uno dei due raduni annuali che quest’anno si è svolto a Torino, cantando alcuni dei loro brani e rispondendo alle domande dei partecipanti.
Al mattino li abbiamo incontrati alla conferenza stampa organizzata da Ogae Italy.
Intervista a Princ e Victoria al Meeting Ogae 2025 “Felici di fare parte di questa famiglia”
Il primo link Stefan tra Princ e Viktoria è sicuramente la Bulgaria; Paese natale di Viktoriya, mentre Stefan ha partecipato a “The voice of Bulgaria”. Stefan, quale legame hai con questo Paese?
“Ho vissuto a Sofia per 6 mesi e ho ancora tanti amici lì. Anche se non torno da diverso tempo, la città e le persone mi sono rimaste nel cuore. “The Voice” è stata sicuramente un’esperienza forte, propedeutica per la mia partecipazione a ESC”
La tua performance a Basilea è stata iconica e legata al tuo background di attore di musical. In che modo questa esperienza ha influenzato la tua scelta artistica? E come si è evoluta?
“Che domanda complessa! Posso dirti che esibirsi a teatro mi ha aiutato a performare senza indugi davanti a oltre 5.000 persone! E questo mi è servito anche poi sul palco dell’Eurovision Song Contest e per le altre esperienze successive”.
Ci dispiace che tu non sia essere arrivato alla finale di Eurovision Song Contest, per noi è stata comunque una performance iconica. Quale insegnamento hai tratto dalla tua esperienza a Basilea?
“Partecipare a ESC non è come giocare ad una partita di calcio, dove potresti giocare bene ma perdere ugualmente per una serie di fattori che non sempre dipendono da te. L’Eurovision vede la presenza di professionisti seri, che hanno studiato tanto per arrivare li. Quindi la vittoria è sempre meritata. Alla fine, nonostante tutto, posso dire di aver imparato molte cose e di avere molta più confidenza e consapevolezza nel gestire questo tipo di situazioni.”
Viktoriya, cosa hai provato quando nel 2020 ti hanno comunicato che l’ESC era stato cancellato?
“All’inizio ero molto triste per la cancellazione ma ho deciso di prendere le cose con calma e filosofia. Poi, quando mi hanno fatto sapere che sarei stata riproposta l’anno successivo con un’altra una canzone, ho vissuto quel momento con grande gioia ma anche un po’ ansia di riuscire a portarne una più bella. Stare sul palco dell’Eurovision è stato meraviglioso, una delle esperienze più belle vissute finora e mi ha dato grande fiducia in me stessa.”
Hai scritto due ballads e spesso ti hanno paragonato a Billie Eilish. Cosa ne pensi? Ti senti costretta in qualche modo costretta a “vivere questo ruolo”?
“Per nulla, amo le ballads e non mi dispiace affatto essere stata definita “la ragazza della ballate”. Io so di non copiare nessuno e di avere un mio stile. Ma essere paragonata ad una artista come lei non mi offende, anzi mi lusinga!”
I testi delle tue canzoni sono introspettivi, e personali. Quali sensazioni vuoi trasmettere quando scrivi una canzone?
“Io scrivo storie che non appartengono solo a me, ma anche storie di amici, di persone che conosco in forme diverse o storie di altri che ho letto e ho sentito che mi ispirano. La mia idea è di far sentire le persone (che ascoltano le mie canzoni, ndr) in un posto sicuro, perché non si sentano sole.
Mentre Stefan canta nella sua lingua, Viktoriya canta spesso in inglese. Il vostro paese influenza il vostro stile?
Viktoriya: “Io sento che cantare in inglese mi rende più vicina alle persone. Amo questa lingua e sono talmente abituata che penso e scrivo in inglese. Mi verrebbe difficile fare diversamente.”
Stefan:”A me invece viene naturale scrivere in serbo perché riesco a raggiungere le persone intorno a me che amano ascoltare musica nella loro lingua. Ma sono aperto anche a soluzioni molto diverse se pensate che la settimana scorsa ho cantato in cinese in Kazakistan!”.
Siete giovani ma avete gia fatto molta strada. Quale suggerimento sentite di dare a chi vorrebbe cominciare questo mestiere?
Stefan: “L’importante è fare quello che senti, non ascoltare le critiche e andare avanti per la tua strada”
Viktoriya: “Concordo con Stefan, Sii sempre te stesso, non farti ingabbiare nei programmi degli altri e manda avanti con grande decisione le tue idee.”
Conoscete qualche artista italiano?
Stefan: “Tempo fa conobbi ad un evento Giulia Falcone, che per me possiede un grande talento”
Viktoriya: “Conosco poco la musica italiana. Ho avuto modo di apprezzare il gruppo Nu Genea e Pino D’Angiò”
Quanto sono importanti l’estetica e l’aspetto esteriore? Stefan tu hai i capelli lunghi mentre nell’ultimo video Viktoriya gioca molto con la sua fisicità.
Viktoriya: “In questo mondo, lo sappiamo, l’estetica e la bellezza sono importanti. Tuttavia il messaggio che ho voluto dare è che anche se tutti cercano di essere uguali, l’importante invece è sapersi differenziare, per renderci diversi dagli altri”
Stefan ride: “Come ti stavo dicendo, quattro anni fa ho interpretato Jesus Christ Superstar e la scelta dei capelli lunghi è nata con quel musical. Sicuramente oggi i miei capelli fanno parte della mia immagine, ma non escludo scelte diverse qualora la mia carriera dovesse orientarsi su altre performance.”
Conoscevate il fandom dell’Eurovision Song Contest?
Stephan: “Il primo contatto è arrivato con il pre-party di Amsterdam e mi colpì molto vedere che i fans che ho conosciuto venivano dal Sudamerica. Tutti mi hanno consigliato di rimanere in contatto con voi perché una volta che entri in questa famiglia non esci più”
Viktoriya: “Ho conosciuto persone molto simpatiche, l’Eurovision family è un ambiente rassicurante e non mi aspettavo tutto questo affetto. Mi è piaciuto molto vedere come sosteniate tutti gli artisti, a prescindere dal loro Paese di origine”.
Articolo di Guglielmo Mauti

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