La Danimarca prova a conquistare il primo premio all’Eurovision 2023, dieci anni dopo la vittoria di Emmelie de Forest.
Il paese del nord Europa non si qualifica alla finalissima dal 2019 e il giovane Reiley con il brano Breaking My Heart ha buone possibilità di farcela.
Lo abbiamo incontrato in occasione del London Eurovision Party.
Intervista a Reiley, rappresentante della Danimarca all’Eurovision 2023
Benvenuto Reiley. Innanzitutto, com’è nata la tua canzone “Breaking my heart”?
È nata in un giorno di pioggia, in cui avevo il cuore a pezzi, insieme a tre dei miei più stretti collaboratori. Era una situazione particolare, non ero felice con la persona con cui stavo, ma non riuscivo ad andarmene. Continuavo a tornare ed è così che è nata “Breaking my heart”.
Il tuo primo singolo invece, “Let it ring” è diventato molto popolare in Sud Corea, secondo te qual è il motivo?
Ottima domanda, credo ci siano diversi motivi, il tempismo prima di tutto, poi il primo singolo è molto pop, il che lo rende idoneo alla scena musicale locale e anche il video, che ha diverse influenze K-pop. Credo sia per questo.
Ed è anche molto colorato, come il video di “Breaking my heart”
Si, sono simili in questo! Quando si tratta di Reiley dev’essere colorato, soprattutto colori pastello, oggi è solo rosso, ma di solito sono colori pastello.
Come hai scelto questo brano in particolare da presentare alla selezione nazionale?
Penso sia una canzone perfetta per l’Eurovision. Questa è stata una delle prime canzoni pronte per l’album ed è rimasta molto in attesa del momento giusto per uscire. L’Eurovision credo sia la giusta vetrina per condividerla e funziona bene col suo radio pop.
Parlando invece di social media, quanto pensi possano essere utili per far conoscere la tua musica?
Penso siano molto importanti al giorno d’oggi, tutti li hanno, ci si trova su TikTok, o Instagram e simili, sono quasi indispensabili per restare connessi con i fan.
Conosci la musica italiana?
Sicuramente i Maneskin, ma anche Marco Mengoni.
A proposito dei Maneskin, hanno conquistato un enorme successo dopo l’Eurovision. Pensi che tutto ciò, abbia permesso al pubblico di vedere il contest in maniera differente?
Al 100%. Penso sia uno dei maggiori cambiamenti che ho visto dall’Eurovision. Tutti questi artisti diversi che hanno successo dopo il contest, credo sia un’ottima opportunità e che finalmente l’Eurovision è visto più seriamente rispetto al passato. È sempre stato un evento musica iconico, ma ora ancora di più e tutta l’industria musicale lo osserva. È bello farne parte
Quali sono le tue aspettative per il contes,t ma anche successive?
Riguardo lo show cerco di non averne, voglio godermelo, non rimanerne deluso, assorbo il più possibile. Io farò del mio meglio, un grande show. Per il dopo, ho tante idee, progetti. Uscirà un nuovo singolo, non so esattamente quando, ma dopo l’Eurovision, non vedo l’ora.
C’è qualcuno dei tuoi colleghi che sei particolarmente curioso di vedere esibirsi?
Voglio vederli tutti! Grazie ai pre-party ne ho già visti parecchi e sono tutti pieni di talento e dei gran performers. Voglio vederli tutti, la Norvegia per esempio, lei è la migliore! Ci troviamo molto bene insieme, è una superstar e faccio il tifo per lei.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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