Afrowave

In occasione della MILANO MUSIC WEEK 2024, domenica 24 novembre alle ore 18.30 a Milano, presso Al Cortile (Via Giovenale, 7, 20136 Milano MItorna “AFROWAVE”, il format musicale creato da TOMMY KUTI in collaborazione con Dj Marteh e Rebecca Kazadi, con l’obiettivo di mettere in luce l’Afrobeats, una wave musicale che sta dominando le classifiche di tutto il mondo. Prenotazioni e infohttps://www.eventbrite.it/e/afrowave-tickets-1044387008657

La serata inizierà con l’intervista curata da Tommy Kuti e Rebecca Kazadi all’ospite della serataAmoro, giovane e talentuoso artista in rapida ascesa nel panorama afrobeats italiano, che presso la suggestiva location di “Al Cortile condividerà la sua musica e racconterà la sua storiaA seguiregli ospiti potranno gustare un raffinato aperitivo afro-fusion, firmato da Chef Aziz. Un’esperienza culinaria unica, in cui i sapori vibranti dell’Africa occidentale si fonderanno con l’eleganza della cucina italiana. La serata continuerà con l’esibizione live di Amoro, che proporrà uno spettacolo esclusivo appositamente ideato per il pubblico di Afrowave.

Per concludere in grande stile, ci sarà il dj set di Dj Marteh, dj ufficiale di Tommy Kuti e tra i più acclamati Selecta di musica afrobeats e dancehall in Italia, pronto a far ballare tutti fino a tarda notte.

Intervista a Tommy Kuti, domenica 24 novembre torna “Afrowave”

1. **Piazza Napoli trasmette un mix di nostalgia e riflessione sui tuoi primi anni a Milano. Qual è l’episodio o l’emozione che ha ispirato maggiormente questo brano? ** *

Ho spesso dei momenti di profonda nostalgia. Mi capita rivedendo una vecchia foto, riascoltando una canzone uscita tempo fa oppure anche semplicemente ritrovando un vecchio paio di jeans che mettevo in passato, questa estate ne ho avuti molti di questi momenti.

2. **Descrivi il “morbido sound Afro” di *Piazza Napoli*: come hai lavorato per creare un’atmosfera così avvolgente? ** 

Ringrazio i miei produttori “BEF1” e “SOQOMOQO”, sono stati loro a creare il suono della base, era una caldissima giornata di agosto e ci siamo trovati nel mio appartamento con una chitarra, un computer, microfono e scheda audio. E’ successo tutto in modo molto naturale e spontaneo.

3. **Nel brano parli di errori, amicizie perdute e momenti di gioia. Quanto è stato difficile mettere a nudo queste esperienze personali?**

Confesso che solitamente non è proprio da me entrare cosi nel profondo delle mie esperienze personali. In questo caso però, forse per l’atmosfera o per la base che abbiamo creato, mi sono sentito a mio agio ad essere cosi sincero.  

4. **Definisci Milano come una serie televisiva. Se *Piazza Napoli* fosse una scena di questa serie, quale sarebbe il titolo dell’episodio e perché?**

Probabilmente la canzone “Piazza Napoli” potrebbe essere la colonna sonora ed il titolo della puntata intitolata “L’arrivo”. Anzi più precisamente sarebbe la colonna sonora della prima stagione della serie.

5. **Cosa rappresenta oggi Piazza Napoli per te rispetto ai tuoi inizi nella città?**

Un fantastico ricordo. Il brano segna il momento in cui una parte della mia innocenza è andata perduta.

6. **Come è nata l’idea di creare il format *Afrowave* e qual è la sua missione principale? **

Il format Afrowave nasce dalla necessità di avere uno spazio dove celebrare questa cultura, che nel resto del mondo è già ormai diventata mainstream. Solitamente l’unico modo per sentire la musica afrobeats è la notte in discoteca, noi volevamo offrire alle persone la possibilità di assistere a un dj set, ma aggiungendo musica dal vivo, piatti tipici e approfondimenti sulla cultura. Tutto questo in orari accettabili. 

 7. **L’evento del 24 novembre prevede un’intervista ad Amoro, un aperitivo afro-fusion e un dj set. Quale aspetto di questa serata pensi possa sorprendere maggiormente il pubblico?**

Non saprei, credo sia molto soggettivo. Io sono un tipo goloso quindi non vedo l’ora di assaggiare le delizie che il nostro Chef ha preparato per noi.

 8. **Hai affermato che non esisteva un format che promuovesse la cultura africana in Italia. Quali sono state le principali sfide nell’organizzazione di un evento come *Afrowave*?** 

Far capire alla gente che per cultura africana non si intende necessariamente persone che ballano a piedi nudi e suonano il Bongo urlando, gridando e ballando. Come l’Europa si è evoluta dai tempi bui del medioevo, lo ha fatto anche la cultura africana in vari campi; dal cibo al fashion passando per la musica. In Italia è sempre difficile far passare questo concetto. 

 9. **Il menu afro-fusion proposto da Chef Aziz sembra unico. Quanto è importante per te unire musica e gastronomia per raccontare la cultura nafro?**

Sono le mie più grandi passioni, quindi per me è stata una svolta capire che unendole potevo connettermi con tantissime persone.

10. **L’Afrobeats sta dominando le classifiche globali. Secondo te, come il pubblico italiano sta accogliendo questo genere musicale e quale ruolo gioca *Afrowave* in questo contesto? ** 

Purtroppo in Italia si parla poco di afrobeats. Può capitare che gli artisti cavalchino queste sonorità, che escano canzoni di questo genere o che ci siano trend di TikTok, ma se ne parla in modo troppo superficiale, Afrowave è qui per colmare questo vuoto.

11. **Dai tuoi primi passi nella musica fino al successo come pioniere dell’Afrobeats in Italia, cosa è cambiato nel tuo approccio artistico?**

Diciamo che col mio passaggio alle sonorità afrobeats sono entrato in maggiore connessione con le mie radici, con la mia terra, con i suoni che ho sentito crescendo. La missione ardua è quella di fonderle con le sonorità ed il modo di fare musica dell’Italia. 

12. **Nel tuo percorso artistico hai spesso affrontato temi legati all’identità e all’integrazione. In che modo eventi come *Afrowave* possono contribuire a rompere i pregiudizi?** 

Afrowave è utile a rompere i pregiudizi perché spesso essi derivano dalla non conoscenza. Si teme una determinata realtà che non si conosce. Noi cerchiamo di unire le persone attraverso la musica ed il cibo che da sempre sono strumenti utili all’integrazione.

13. **Cosa ti rende più orgoglioso del tuo impatto sulla scena musicale afro-italiana?**

Il fatto che ho incontrato un sacco di altri artisti che mi hanno confessato che sono stato io a dargli la motivazione di credere nei propri sogni. 

14. **Dopo il successo di *Milano Be Like* e ora con *Piazza Napoli*, come vedi evolversi la tua musica nei prossimi anni?** 

Credo di stare entrando nella fase matura del mio percorso. Sto provando piacere nello scrivere testi introspettivi e nello spogliarmi di determinati cliché, entrando in contatto con il lato vulnerabile di me.

15. **Puoi anticiparci qualche progetto futuro legato ad *Afrowave* o alla tua carriera musicale? **

Top secret, posso dire che sentirete parlare sempre più di Afrowave prossimamente.