Alex Wyse, in gara a Sarà Sanremo, nella finale ha battuto Selmi e si è qualificato per la sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2025.
“Non riesco ancora a credere a tutto questo…
Voglio ringraziare con tutto il cuore la macchina gigantesca che da dietro le quinte ha reso possibile questo viaggio: dalla sartoria ai tecnici, dagli autori a tutta la produzione, fino ad arrivare alla Commissione Rai, @alecattelan e @carloconti.tv .
Ho incontrato persone straordinarie, piene di gioia, passione e professionalità. Grazie alla mia etichetta indipendente @artistfirst, che mi ha accompagnato lungo questo percorso appena iniziato. Grazie di cuore @claferrante per aver creduto in me e alle @leore_it per questo viaggio fantastico tra emozioni e suoni.
E, soprattutto, grazie a voi persone, senza di voi nulla di tutto questo avrebbe senso. Viva la libertà.
CI VEDIAMO A FEBBRAIO A SANREMO”
Intervista ad Alex Wyse, tra le Nuove Proposte di Sanremo 2025
Alex Wyse, prima di tutto complimenti! Sei a Sanremo, sei al Festival di Sanremo 2025. Quali sensazioni hai provato quando hai saputo di avere passato il turno?
Grazie! I momenti prima dell’annuncio sono stati intensi, quasi da togliere il respiro. Quando parte la musichetta e tutto si illumina di rosso, è come se non riuscissi più a respirare. Poi, però, ho provato una felicità gigantesca. È stato un mix di emozioni: un po’ latte alle ginocchia, un po’ voglia di cadere per terra. Ma sono felicissimo!
Qual è, secondo te, l’aspetto della tua canzone che ha colpito maggiormente la commissione musicale?
Spero che sia stata l’intensità e il concetto dietro il brano. Parla di libertà e di non nasconderci, un messaggio che spero sia arrivato forte e chiaro.
Ora, per scalare l’ultimo gradino, bisogna conquistare il pubblico. A livello di fanbase sei messo bene, ma hai già pensato a una strategia per convincere chi ancora non ti conosce?
La mia strategia è sempre stata essere me stesso. Penso sia la mia arma migliore, perché così non avrò mai rimpianti. Essere autentici è importante, nella musica come nella vita. Spero che basti.
Hai già pensato a come cambierà il tuo brano con l’arrangiamento orchestrale?
Sicuramente sarà ancora più bello. Con gli archi e tutti i suoni fatti ad hoc, sarà un’emozione unica cantare su quel palco con l’orchestra.
Per le Nuove Proposte non c’è una serata cover, ma se ci fosse stata, quale canzone avresti voluto presentare?
È una domanda complicata! Non saprei rispondere su due piedi, perché ci sono tantissime belle canzoni. Mi piace cantare cover, ma scegliere quella giusta per comunicare qualcosa è difficile. Forse resterà un dubbio!
Un’ultima domanda: hai collaborato con Ermal Meta, che ha vinto Sanremo qualche anno fa. Gli chiederai qualche consiglio?
Assolutamente sì! Siamo in ottimi rapporti, ci supportiamo a vicenda. Lo ascolto da sempre e, tra l’altro, è nei miei top 5 di Spotify Wrapped. Gli ho già chiesto consigli in passato e continuerò a farlo. È un punto di riferimento per me.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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