L’Estonia per l’Eurovision Song Contest 2023 si affida ad Alika con il brano Bridges.
L’artista, nata nel 2002, si è fatta conoscere partecipando a vari concorsi e programmi televisivi canori in Estonia e all’estero, fra cui The Baltic Voice, il New Wave Junior, il Kaunas Talent, il Bravo Song Contest e il Berlin Perle.
Ha ottenuto il primo successo nazionale nel 2021 con la vittoria all’ottava edizione del talent show estone Eesti otsib superstaari, che le ha permesso di firmare un contratto discografico con Universal Music.
Intervista ad Alika, rappresentante dell’Estonia all’Eurovision 2023
Abbiamo incontrato Alika sul Turquoise Carpet di Liverpool.
Com’è nata “Bridges”?
È nata in Olanda, dal fantastico produttore Wouter Hardy. Era il secondo giorno in studio ed ero un po’ di cattivo umore, un po’ in ansia. La giornata è stata travolgente, in 3 ore abbiamo scritto questa splendida canzone, Bridges, nata con onestà, direttamente dal mio cuore e credo sia molto importante.
Hai dovuto cambiare qualcosa dall’idea iniziale dopo le prime prove?
Qualcosa abbiamo dovuto cambiare, il palco è talmente grande! Però cerchiamo di mantenerci minimalisti, per rimanere autentici con il pubblico. So che spesso l’Eurovision è l’opposto, ma dobbiamo ricordarci delle origini, della semplicità di ogni messaggio musicale.
Conosci la musica italiana?
Ovviamente adesso tutti conosciamo i Maneskin! Sono stata in Italia circa 5 volte, è la mia nazione preferita da visitare. L’ultima volta ero a Taranto, è stato bellissimo, e la vostra musica è autentica, da ballare e ogni volta che mi trovo in Italia mi godo tutta la musica che arriva dalle finestre. Mi piacciono le vibrazioni e la libertà che sapete trasmettere.
Secondo te, come mai l’Estonia non vince da così tanto tempo?
Non saprei, sinceramente potrebbe essere perché siamo già tutti vincitori ad essere qui e chiunque potrebbe arrivare nelle prime posizioni. Ogni anno c’è una sorta di X factor da qualche parte, non visibile, ma lo percepisci e non puoi farci nulla. Personalmente renderò il più possibile perfetta la mia performance. La perfezione non esiste, ma sono pronta a celebrare il palco con la mia musica.
Nella storia dell’Eurovision, qual è la tua canzone preferita?
Credo che la mia canzone preferita nella storia dell’Eurovision sia Zitti e Buoni dei Maneskin perché anch’io sono rockettara ed ero davvero felice per la loro vittoria. Nell’ultima decade il rock era considerato non alternativo, loro lo hanno reintrodotto e riabilitato.
Foto di CHLOE-HASHEMI-EBU

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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