Il prossimo 12 ottobre, alle ore 20.30, la prestigiosa Sala Verdi del Conservatorio di Milano ospiterà un evento musicale di rilievo internazionale; sul palco si esibirà la Wule Symphony Orchestra, la più grande compagnia musicale di monaci Chan al mondo, sotto la direzione del Maestro Shi Wule.
La serata vedrà la partecipazione straordinaria del tenore, baritono e direttore d’orchestra Plácido Domingo, che arricchirà con la sua presenza un concerto già unico nel suo genere.
Al termine della performance, a Domingo verrà conferito il prestigioso “2025 Wule World Peace Culture Award”, riconoscimento che premia l’impegno artistico e culturale a favore della pace e del dialogo tra i popoli.
Un appuntamento che unisce musica, spiritualità e grandi voci, destinato a lasciare il segno nel cuore del pubblico milanese.

Intervista al Maestro Shi Wule
Maestro, la Sua orchestra è considerata il più grande ensemble di monaci zen al mondo. Per Lei, cosa significa dirigerla?
È una responsabilità di pace, è una missione culturale.
Il concerto di Milano unisce musica, danza e meditazione zen. Come si fondono questi tre elementi in un’unica esperienza?
Si fondono nel vivere diretto, nel sentire immediato.
Plácido Domingo sarà ospite speciale e riceverà il “Premio Culturale per la Pace Mondiale Wuyue”. Cosa rappresenta per Lei conferirgli questo riconoscimento?
Significa accogliere un altro grande maestro del canto come custode e messaggero di pace.
Qual è stato il momento più toccante delle Vostre tournée internazionali?
Lo sguardo del pubblico quando comprende e accoglie il messaggio di pace della nostra musica.
Lei afferma che la musica è anche una forma di meditazione zen. Come potrà percepirlo il pubblico di Milano?
Partecipando, vivendo, ascoltando: così si entra direttamente nell’esperienza.
Il “Premio Culturale per la Pace Mondiale Wuyue” è nato in Madagascar ed è oggi un riconoscimento internazionale. Quanto è importante promuovere la pace attraverso l’arte?
È essenziale. L’arte tocca i cuori, i cuori formano l’opinione, e dove i cuori amano la pace, la pace fiorisce.
La serata presenterà un dialogo musicale tra Oriente e Occidente, da Rossini a melodie della tradizione orientale. Dove risiede il valore di questo scambio?
Le culture possono sembrare diverse, ma nell’essenza vi è soltanto l’umanità: bontà, amore, pace. Non esistono confini per questo.
Alla fine del concerto Lei guiderà una meditazione sonora. Cosa porteranno a casa gli spettatori?Silenzio interiore, pace e compassione.
Qual è la sfida più grande nel portare l’arte zen oltre i confini della Cina?
Le difficoltà dei visti, e la fatica della raccolta di risorse.
In Italia sorgerà il nuovo Tempio Xizu d’Europa. Che ruolo avrà nel dialogo interculturale e nella promozione della pace?
Sarà un luogo di unione per i cuori buoni d’Europa, per vegliare insieme sulla pace e diffonderla.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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