Giacomo Voli partecipa al San Marino Song Contest 2025 con il brano “Ave Maria“, pezzo ispirato alla vicenda di Yasmine, salvata di notte nel Canale di Sicilia.
Intervista a Giacomo Voli, in gara al San Marino Song Contest
Giacomo Voli, cosa rappresenta il San Marino Song Contest nel tuo percorso artistico?
È un altro modo per mettermi in discussione con ciò che faccio e ciò che scrivo, perché sono anche autore di questo brano insieme a Luca Sala. Sarà un’occasione per ricominciare a credere che ciò che posso fare come solista è importante, visto che da un po’ non mi confrontavo con questa realtà. Speriamo bene!
Luca Sala, il co-autore del brano, ha vinto Sanremo in veste di autore. Quali consigli ti ha dato per affrontare il palco?
Luca è un produttore eccezionale e ha avuto delle accortezze molto importanti, soprattutto sull’arrangiamento e su come interpretare il brano. Mi farà piacere lavorare ancora con lui, e già sappiamo che sarà così. Lo ringrazio tantissimo.
“Ave Maria” è una canzone che mette in risalto le tue capacità vocali. Come hai scelto questo pezzo per una manifestazione importante come il San Marino Song Contest?
Il brano è nato grazie a Luca, che l’anno scorso mi ha accolto pensando a un pezzo per me. All’inizio non c’erano parole, né strofe, ma lui aveva in mente solo l’inizio con l’Ave Maria. Quando è stato il momento di completarlo, ho avuto molta libertà sul pezzo. Nel frattempo, è accaduto che Yasmine, una ragazza della Sierra Leone, fosse salvata in mare nel canale di Sicilia a dicembre dell’anno scorso. Ho trovato subito un parallelismo con Maria, che per chi ci crede è una figura di migrante, e Yasmine che, a sua volta, è stata salvata e portata in un altro paese per cercare rifugio. È stato un parallelo molto diretto per me.
Quello che apprezzo di questo brano è che non c’è giudizio, ma viene raccontata una storia. Come interprete, riesci a esaltare il messaggio.
Il giudizio arriva solo se una persona ha una coscienza, se ha la capacità di guardarsi dall’esterno. Io riconosco il mio privilegio: sono un uomo bianco, ricco, che vive in Italia, e sebbene non abbia nulla, vivo in un paese ricco. Non voglio che questo privilegio mi faccia diventare una persona che giudica gli altri, ma che mi permetta di trasmettere un messaggio, come quello che riguarda la comprensione e la consapevolezza delle differenze.
Il vincitore del San Marino Song Contest volerà a Basilea per l’Eurovision. Che rapporto hai con questa manifestazione?
Il mio rapporto con l’Eurovision è quasi nullo, ma mi sono molto divertito nel scoprire quanto sia appassionato il pubblico di questo contest. Sono felice che la fanbase sia così vivace e inclusiva, come lo sono io. Sarebbe un onore farne parte, ma tutto dipenderà dai risultati di domani. Chi lo sa, vedremo!
Il San Marino Song Contest sarà deciso dalla giuria. Perché dovrebbero votare “Ave Maria” di Giacomo Voli?
Spero di avere qualcosa di importante da dare, oltre che da dire. Sono qui dopo tanti anni, avendo trovato spazio in vari ambiti della musica, e questa sarebbe una bellissima opportunità per proseguire e evolvermi ancora come artista.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”
