Nella tarda serata di giovedì 17 novembre, più precisamente intorno alle ore 22.30, Jacopo Malnati – giovane star del web e noto volto del duo di YouTuber iPantellas – è stato vittima di una brutale aggressione e di una rapina nel quartiere di San Fermo a Varese, mentre stava rientrando a casa dopo una serata trascorsa con gli amici.
A dare la notizia è stato il socio Daniel Marangiolo attraverso una storia Instagram:
“Jacopo ha subito una rapina mentre saliva sulla propria auto. Hanno cercato di strangolarlo, dopo avergli puntato una pistola alla tempia per rubargli il telefono e l’orologio. Per fortuna è riuscito a reagire e a salvarsi, mettendo in fuga i due. La polizia ha già effettuato i rilievi delle impronte ed è alla ricerca dei due aggressori. Mi spiace dire che erano giovani. Siamo accorsi immediatamente e ora siamo qui con lui. Sta bene, anche se lo spavento è stato indescrivibile. Speriamo che episodi del genere non si verifichino più, e che la polizia trovi i responsabili”.
Le forze dell’ordine, da quanto riportato da Fanpage.it, stanno ora indagando per tentata rapina violenta, ma non per tentato omicidio. Per il momento non è inoltre possibile risalire all’identità dei due aggressori, in quanto la zona in cui si sono verificate l’aggressione e la rapina non era presidiata da telecamere.

iPantellas, le parole di Jacopo Malnati
Di seguito riportiamo le parole con le quali Jacopo Malnati de iPantellas ha raccontato l’accaduto, sempre attraverso una storia Instagram, dove ha postato anche alcune foto che lo ritraggono in ospedale col viso tumefatto:
“Ciao ragazzi. Volevo avvisarvi che questa sera purtroppo ho subito una rapina e un tentato omicidio da due ragazzi, mentre ero appena salito in macchina. Mi hanno puntato la pistola alla tempia e hanno provato a uccidermi, strangolandomi per derubarmi. Io ho combattuto con tutte le forze e sono riuscito a suonare ripetutamente il clacson per attirare l’attenzione. Poi con la pistola mi hanno colpito al viso per poi fuggire. Io sto bene. A parte un po’ di punto. Ma sono molto spaventato! Mi spiace vivere in un mondo così… Non mi meritavo questa aggressione. Spero che i 2 ragazzi rifletteranno a lungo su quello che hanno fatto, perché se fossi morto (e vi assicuro che mancava davvero pochissimo) si sarebbero devastate anche le loro vite”.


Classe 1998, negli ultimi 4 anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Di notte recensisce musica, di giorno ne parla con gli artisti. Nostalgica ed empatica, scrive spesso nei giorni di pioggia. La musica? Un ricordo senza origine che ha ribaltato ogni prospettiva.
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