Dal palco di Alba, J-Ax attacca Il Giornale, che nei giorni scorsi ha dedicato all’artista, attualmente in tour con il progetto Articolo 31, un editoriale piuttosto piccato.
“Siamo nel 2023, “Il Giornale” ci attacca ancora in un editoriale perché inciteremmo i giovani all’uso di Marijuana!
La nostra risposta a tutte queste str*****e proibizioniste da anni 30 l’abbiamo data ieri sera dal palco di Alba e si può riassumere con: LEGALIZZALA.”
Queste le parole di J-Ax, che poi spiega ulteriormente la sua posizione in un post.
J-Ax contro Il Giornale
“Hai visto, il mondo del FESHION aveva proprio ragione. Gli anni ’90 sono tornati di brutto. Lo capiamo da tante cose dai vestiti che i ragazzi indossano, dalla musica in radio e dal fatto che “Il Giornale” ci dedica editoriali contro perché parliamo di marijuana.
Una settimana fa mi sveglio e leggo infatti questo articolo dal titolo “J-Ax e quel “legalizzala” di troppo per cercare consenso tra i ragazzini”. Consiglio anche a voi di leggerlo, ma vi spoilero alcuni dei passaggi più intensi perché non posso resistere. Iniziamo: “J-Ax, eterno adolescente di 50 anni, dal palco del concerto di Milano ha inneggiato alla marijuana davanti a un pubblico di ragazzini” e “Il prossimo 5 agosto, il rapper J-Ax compirà 51 anni”. E continuiamo con “La voglia di trasgressione, anche nei cinquantenni che continuano a credersi ragazzini, è più forte del buonsenso”.
Ragazzi, cosa devo dirvi. Mi avete beccato, non posso più nasconderlo. È vero. Avete fatto lo scoop, lo ammetto: ho cinquant’anni. Purtroppo sono stato colpito da una malattia che si chiama “vita” e ho raggiunto questa età. E lo so; Alla mia età Pier Silvio Berlusconi ne aveva solo 35, ma io sono un essere umano normale e invecchio. Ma arriviamo al punto della polemica: io che incito i ragazzini all’uso di droga. Questa è una cosa che può scrivere solo qualcuno che non ha mai visto un teenager nella sua vita. Se c’è una cosa che un 15enne NON fa, è seguire quello che dice uno che ha l’età di suo padre. Io che urlo LEGALIZZALA sono uno spot progresso vivente contro l’uso della droga negli adolescenti. La Santanchè dovrebbe assumermi come testimonial per una campagna, la chiamiamo: OPEN TO non fumare con la Monna Lisa con una canna in bocca che le passo io. No, signori de Il Giornale, LEGALIZZALA non era rivolto agli adolescenti fra il pubblico, ma ai boomer che ancora oggi, nel 2023, andando contro praticamente tutto il mondo occidentale, sono ancora bloccati a un proibizionismo anacronistico da anni ’30. Le uniche persone che oggi sono contrarie alla legalizzazione della marijuana hanno chiari interessi a mantenere inalterato uno status quo criminale. E il fatto che anche la sinistra non abbia mai fatto nulla a questo proposito dovrebbe farci preoccupare tutti. Potremmo fare un bel referendum- perché abbiamo capito che siete dei pavidi che nessuno vuole prendersi la responsabilità politica di questo cambiamento del genere- ma neanche quello che ci volete far fare! Negli Stati Uniti l’uso ricreativo della marijuana è legale in 23 stati! Se consideriamo che pure quella medica- che da quelle parti vi viene prescritta per mali tipo “l’unghia incarnita”- la ganja è legale in 38 stati su 50. Ragazzi è completamente legale pure nello Utah! I mormoni che indossano le mutande magiche sono più avanti della classe politica italiana! Poi nell’articolo c’è anche scritto “si dovevano limitare a cantare solo la canzone” , tra l’altro ragazzi la canzone finisce con sto c***o di urlo da sempre, dal 1994, ce l’hanno detto quando l’abbiamo fatto a Sanremo, non è che lo aggiungiamo di volta in volta, è proprio così.
Quindi, sì, io urlo legalizzala perché, per parafrasare Zerocalcare.. questo Mondo non mi renderà cattivo ma questo Paese non mi renderà coglione!”

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”
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