Joe Sal presenta il suggestivo videoclip del suo nuovo singolo “Cold Sting”

Musicista prog-rock dall’inconfondibile stile ispirato a Jeff Buckley, a Stevie Wonder e ai Led Zeppelin, nonché apprezzato e conosciuto sceneggiatore di fumetti, Joe Sal – all’anagrafe Giorgio Salati – presenta l’esclusivo e suggestivo videoclip del suo nuovo singolo “Cold Sting“.

«Questo brano parla della dolorosa fine di una relazione, di un amore sofferto, ma non nei termini in cui siamo abituati a pensare», racconta Joe Sal. E aggiunge: «Il protagonista si rivolge all’oggetto del proprio amore, chiedendo di essere perdonato. Solo verso la fine della canzone scopriamo che la relazione conclusa è effettivamente con l’ex moglie, ma la richiesta di perdono è rivolta a sua figlia, che dopo la separazione non vuole più sapere niente del padre. Il legame tra un padre e una figlia è però più profondo di qualsiasi altra relazione e il protagonista della canzone, pur soffrendo, non intende rinunciarvi».

Il brano era stato inizialmente pubblicato chitarra e voce nel 2013, mentre ora torna a vivere totalmente riarrangiato e con un ospite d’eccezione: il cantante, musicista e produttore Guido Block.

Joe Sal, il videoclip di “Cold Sting”

L’idea del videoclip nasce da un momento di cambiamento personale per Joe. Modificare la propria abitazione è infatti un’esperienza emotivamente molto significativa, in quanto casa è dove possiamo sentirci davvero noi stessi.

Joe ha così deciso di esorcizzare questo momento chiedendo all’amico fumettista Maurizio Rosenzweig di creare una performance artistica murale ispirata alla sua canzone “Cold Sting“, facendo immortalare il tutto dal videomaker Andrea Stress Vergnano. Ma c’è un colpo di scena: il muro viene infatti distrutto davanti alla telecamera e con esso viene distrutta anche la creazione di Rosenzweig. Una sorta di “mandala” murale, una performance di creazione e distruzione che rispecchia anche il senso del brano, una catarsi per chiudere una fase della propria vita e aprire un nuovo ciclo.

Lorenza Ferraro

Classe 1998, negli ultimi 4 anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Di notte recensisce musica, di giorno ne parla con gli artisti. Nostalgica ed empatica, scrive spesso nei giorni di pioggia. La musica? Un ricordo senza origine che ha ribaltato ogni prospettiva.