Sembrava tutto pronto per un evento di grande rilievo: domenica 6 luglio, Piazza del Plebiscito a Napoli avrebbe dovuto ospitare uno spettacolare concerto con due star della musica mondiale, John Legend e Mary J. Blige, per la prima e unica data italiana annunciata del tour. L’appuntamento rientrava nella rassegna Napoli 4Ever Show, promossa come celebrazione dei legami storici e culturali tra Italia e Stati Uniti, in vista dell’8 luglio, data prevista per il concerto del rapper 50 Cent.
Tuttavia, la notizia ha preso una piega inaspettata lo scorso 29 giugno, quando John Legend ha pubblicamente smentito la sua partecipazione, affermando sui social che la sua immagine era stata utilizzata senza consenso.
“Avrete visto pubblicità relative a un evento a Napoli – ha scritto l’artista in una Instagram Story – che annunciavano la mia partecipazione. Quegli annunci sono stati pubblicati senza il mio consenso. Il mio team era stato contattato per una possibile partecipazione, ma non abbiamo mai trovato un accordo. Purtroppo, non mi esibirò”.
L’annuncio ha scatenato confusione tra fan e media. Il concerto risultava già da settimane in promozione, con biglietti in vendita su TicketOne e VivaTicket, a prezzi compresi tra i 69 e i 111 euro. Sui canali ufficiali dell’evento, la presenza di John Legend era stata confermata anche da Mary J. Blige, che in un video menzionava l’artista come uno dei protagonisti della serata.
Dopo le dichiarazioni del cantante, gli organizzatori hanno dapprima annunciato via social la cancellazione del concerto, motivandola con la scarsa vendita di biglietti: appena 1.397 su 20.000 disponibili. In un post pubblicato e poi rimosso, è stato anche condiviso un documento SIAE (modello C1) come prova della scarsa affluenza attesa, sottolineando che l’obiettivo era evitare “una figura impietosa” a Legend.
“Contrariamente a quanto affermato dal team di John Legend – si leggeva nel messaggio – erano tenuti costantemente al corrente delle nostre iniziative di comunicazione. Quello che ci addolora è aver inflitto un grande dispiacere ai (pochi) fan dell’artista”.
Il fatto che il post sia stato poi cancellato e che al momento gli organizzatori non abbiano risposto alle ulteriori richieste di chiarimento solleva dubbi anche sulla trasparenza della comunicazione e sull’esistenza di un accordo formale tra le parti.
Attualmente, il concerto del 6 luglio è ufficialmente annullato, mentre l’esibizione dell’8 luglio di 50 Cent con la Independence Orchestra è ancora confermata. I possessori dei biglietti sono invitati a richiedere il rimborso attraverso i canali ufficiali di vendita.
Il Napoli 4Ever Show era stato presentato con grande entusiasmo, come progetto capace di unire musica, cultura e memoria storica, ispirandosi alla figura di Filippo Mazzei, patriota toscano che contribuì alla nascita della Dichiarazione d’Indipendenza americana. Alla presentazione, Ferdinando Tozzi, consigliere del sindaco per l’industria musicale, aveva dichiarato: “Siamo molto felici che questi giganti della musica internazionale abbiano scelto Napoli per le loro date italiane” – un’affermazione che oggi risulta quanto meno ottimista.
La vicenda ha lasciato un senso di amarezza tra i fan italiani di John Legend, molti dei quali avevano già acquistato i biglietti per il live di Napoli. Al di là delle motivazioni economiche o gestionali, resta aperta la questione di come sia stato possibile promuovere un evento senza un contratto chiuso, generando aspettative poi disattese. Le dichiarazioni contrastanti tra l’entourage dell’artista e gli organizzatori lasciano presagire possibili strascichi legali.
In attesa che venga fatta chiarezza, l’unica certezza è che il 6 luglio Piazza del Plebiscito resterà orfana della voce di “All of Me”. Un’assenza che pesa. E che pone un grande interrogativo sull’organizzazione di eventi internazionali in Italia.
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