Esce domani, giovedì 20 novembre in versione digitale, NIUIORCHERUBINI, il nuovo album di Lorenzo Jovanotti, registrato in soli sei giorni di session a New York nell’ottobre 2025. Un progetto nato in modo spontaneo, inatteso e completamente libero nelle intenzioni e nel processo creativo.
Il doppio LP e CD, già disponibili in preorder, verranno consegnati il 19 dicembre.
Esce di giovedì perché va dove vuole: NIUIORCHERUBINI avrà un percorso suo, fuori dagli schemi e senza un ciclo promozionale convenzionale: è un progetto che sceglie la sua strada dall’inizio alla fine.
Lorenzo: “Questo LP non era previsto. Sopraffatto dalle notizie di guerre e da una sensazione di impotenza rispetto alla follia umana ho pensato di immergermi in qualcosa che amo e che mi fa sentire nel flusso della vita. Questa cosa che amo è la musica, che non ferma le guerre e non risolve le emergenze, però la musica è quello che faccio io, e mi ci dedico corpo e anima affidando a lei le mie emozioni. Amo la musica, soprattutto amo sentirla nascere: lo studio di registrazione, gli strumenti, i microfoni, le parole che diventano melodie, ritmo, canzoni. Cosi insieme a Federico Nardelli, musicista produttore conosciuto da poco, ho contattato alcuni amici di New York, una città significativa per la mia storia di appassionato di musica e cultura pop. Attraverso amici e amici di amici e conoscenti di amici musicisti in un lampo abbiamo organizzato una settimana di sessions, anzi 6 giorni per essere precisi.”

Il disco, in uscita per Island, è stato registrato in presa diretta su nastro analogico: tredici brani nati dalle jam eseguite dal vivo in studio, senza editing, correzioni o sovraincisioni. Un metodo che restituisce immediatezza, calore e verità.
Il titolo è un omaggio al leggendario DALLAMERICARUSO e ogni traccia rappresenta un piccolo universo sonoro, un tributo a ritmi, luoghi, suoni e suggestioni incontrati nelle session. Le registrazioni si sono svolte tra Brooklyn Recording e Astoria (Queens), in un clima di totale libertà creativa, con tutti i musicisti insieme nella stessa stanza.
Lorenzo: “Lo studio scelto è a Brooklyn, con una collezione di macchinari analogici vintage pieni di polvere magica, quella della musica che li ha attraversati nel tempo. La “genesi” di queste canzoni ha sorpreso anche me. Sono stati sei giorni di vera felicitá artistica, la musica è davvero il linguaggio universale. Ogni giorno con un piccolo gruppo diverso di musicisti, spesso incontrati per la prima volta.”
New York non è stata solo lo sfondo: è entrata nel disco come un personaggio. Le sirene di Brooklyn, il traffico del Queens, il brusio di Astoria, le notti infinite dei diner: tutto vibra dentro NIUIORCHERUBINI, un lavoro profondamente metropolitano, pieno di luce, ombra e casualità.
Jovanotti ha guidato la band come il direttore di un’orchestra spontanea, lasciando accadere le idee in tempo reale e mantenendo ogni take che funzionava esattamente così com’era. È un disco che celebra l’imperfezione come estetica: una nota leggermente storta, una voce che ride fuori tempo, un colpo di batteria imprevisto sono stati accolti come parte della vita e non come errori da correggere.
Lorenzo: “New York è una città di musica, una delle più decisive di sempre. Nella seconda parte del 900 di sicuro la più importante di tutte le città. La città delle città.
Quando dopo anni in cui crescevo ascoltando musica che arrivava da NYC e nutrendomi del suo immaginario finalmente ebbi abbastanza per comprami un biglietto aereo e prendere una camera in hotel arrivare a Manhattan fu come tornare a casa. Sentivo di appartenevo a New York più che al luogo dove ero fisicamente nato. Le sue musiche, soprattutto l’hip hop con tutte le sue influenze, erano le mie, quella era la mia religione sonora e visiva.
Negli anni sono stato tanto a New York, sono fuggito da lei e tornato, l’ho amata rifiutata e di nuovo amata. È una grande storia d’amore, lei non lo sa, perché ignora i suoi innamorati, come fanno le regine, come fanno le divinità. New York si nutre dei nostri sogni, dei nostri progetti e della nostra disperazione. New York è il porto degli immigrati in cerca di fortuna, la musica che nasce a New York è sempre la musica del mondo e il mondo si specchia in questa città.
New York è un archetipo, un mazzo dei tarocchi infinito, una delle “città invisibili” di Calvino.
Queste canzoni non parlano di New York, queste canzoni parlano a New York, quindi al mondo.”
La band riunita per queste session è un collettivo di musicisti provenienti da mondi differenti – salsa, soul, afrobeat, tropicalismo, funk – scelti per la loro capacità di generare imprevedibilità e movimento. Ogni traccia nasce dall’incontro tra culture, tecniche, sensibilità diverse, e dalla curiosità reciproca che ha guidato queste giornate di lavoro.
NIUIORCHERUBINI è anche la colonna sonora naturale dell’Arca di Loré, il nuovo percorso artistico e live di Jovanotti, che nel 2026 attraverserà alcuni dei festival internazionali più creativi del mondo e approderà in nuovi spazi nel sud Italia per una serie di feste, i Jova Summer Party, nella grande rincorsa che porterà il 12 settembre Jova al Massimo, al Circo Massimo.
Un anno in cui la musica si intreccerà con tecnologia, cultura, poesia, autenticità e immaginazione, dentro luoghi che valorizzano la sperimentazione e la visione.
Il risultato è un album che in un’epoca di megaproduzioni e intelligenze artificiali sceglie la vita reale: un artista in viaggio dentro la musica, senza mappe né coordinate, spinto dal proprio battito e dalla voglia di sorprendersi.
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