Nazionale Italiana Cantanti Limbiate

Nazionale Italiana Cantanti Limbiate
E’ andata in scena ieri pomeriggio, martedì 22 febbraio, una nuova partita della Nazionale Italiana Cantanti, un appuntamento volto a ricordare Luca Attanasio, Ambasciatore italiano in Congo, scomparso tragicamente esattamente un anno fa. Un evento che segna l’inizio di un cammino con la nascita della fondazione MAMA SOFIA, nata per perseguire gli stessi ideali e presieduta da Zakia Seddiki Attanasio, moglie dello stesso diplomatico.

Presso l’oratorio San Giorgio nella sua Limbiate, sono scese in campo tre formazioni che hanno dato vita ad un torneo: la Nazionale Italiana Cantanti presieduta da Enrico Ruggeri, Mama Sofia e la Play2Give, neonato progetto di charity sostenuto da giovani artisti, influencer e youtuber. La Nazionale Italiana Cantanti, guidata da Sandro Giacobbe, ha schierato tra le proprie fila, oltre al capitano Enrico Ruggeri, anche Niccolò Fabi, Clementino, Boosta dei Subsonica, Bugo, Leo Gassmann, Virginio, il comico Ubaldo Pantani, Ludwig, Blind, Alberto Urso, ZW Jackson, Moreno, Pierpaolo Pretelli, Oskar degli Statuto, Pierdavide Carone, Max Zoara e Sergej.

Per la cronaca la Nazionale Italiana Cantanti ha conquistato il torneo, grazie alla differenza reti!

Le voci della Nazionale Italiana Cantanti Limbiate

«E’ la prima volta che giochiamo in una manifestazione a calcetto – spiega Gianluca Pecchini, storico direttore generale della Nazionale Italiana Cantanti – ma la motivazione era quella di ricordare Luca Attanasio proprio in questo oratorio, luogo dove sono nate le sue speranze e il suo impegno. Lui non ha perso la vita, l’ha donata in Congo in una missione di pace e, nei momenti di paura che stiamo vivendo, questo tema assume una valenza ancora più forte. Oggi, un’associazione come la nostra, che da quarantuno anni opera sul territorio nazionale e non, non può che continuare a sostenere iniziative lodevoli come quelle promosse dalla neonata fondazione Mama Sofia».

Un’altra tappa della solidarietà, come sottolinea lo stesso Clementino: «Torno dopo due anni, l’ultima volta giocai a Verona e ricordo che tirai il pallone verso le stelle e non credo che sia ancora mai atterrato! Oggi ho fatto il mio, stavo quasi per segnare… ma l’importante è essere presenti ad un appuntamento come questo. E’ un nostro dovere, un impegno che serve per far crescere il futuro di questa terra».

«A volte facciamo delle partite la cui finalità è quella di raccogliere fondi proiettati nel futuro – racconta Pierdavide Caronein questo caso lo spirito è lo stesso, ma siamo rivolti ad un passato importante, trovo sia giusto ricordare grandi uomini che con piccoli gesti hanno cercato di renderci umani. Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di rendergli onore per come possiamo. Il nostro mestiere di cantanti è molto egoriferito, metterci a servizio di cause utili è gratificante, un esercizio di altruismo che reputo sia necessario fare».

Dello stesso avviso è Moreno: «Oggi è stato commovente, vince come al solito la solidarietà. In ogni evento che facciamo c’è il ricordo di quanto fatto in precedenza, portiamo sempre con noi un pezzettino di ciò che abbiamo lasciato indietro, compreso la fatica e il cuore che mettiamo su ciascun terreno di gioco. Nella prossima partita porteremo con noi l’Ambasciatore Luca Attanasio, così come tutti i nostri amici e i nostri partner che ci aiutano a realizzare tutto questo».

«Non giocavo da un po’ di anni – rivela Virginioho iniziato ad allenarmi nuovamente poco prima di entrare nella Nazionale Italiana Cantanti e sono molto felice di questo, è una bella occasione per conoscersi e per fare del bene. Lo spirito di squadra è fondamentale, sono contento di poter fare la mia parte e di rendermi utile a 360 gradi. Questo è l’aspetto che mi piace e interessa maggiormente. Oggi siamo qui per ricordare Luca Attanasio e mi sembra che sia davvero un bel momento».

Infine, la parola a Pierpaolo Pretelli: «E’ sempre bello tornare, poi in un’occasione importante come questa, molto toccante ed emozionante. Io che sono papà, mi reputo sensibile ed empatizzo molto con questo genere di cose. Ogni piccolo gesto di beneficenza ci fa stare bene, fare qualcosa per il prossimo ti arricchisce dentro, ti restituisce umanamente un senso di positività e di benessere».