Lodo Guenzi

Lodo Guenzi sfogo
Sono parole amare quelle pronunciate da Lodo Guenzi, l’artista componente de Lo Stato Sociale che tre anni fa sedeva nel tavolo dei giudici di X Factor.

L’artista, quest’anno sul palco del Festival di Sanremo con la poco fortunata Combat Pop, si è raccontato in una lunga intervista a Mashable, rilasciata per presentare il nuovo progetto teatrale Uno spettacolo divertentissimo che non finisce assolutamente con un suicidio.

“Abbiamo scritto una storia che parlasse dei mondi colorati improbabili che abbiamo attraversato insieme, che sono soprattutto riguardanti le scuole medie e la morte. Poi parliamo del successo, dello stare in scena e di una persona che a differenza mia, non ce l’ha fatta, e di come il successo sia una prospettiva abbastanza terribile e il non averlo ancora di più. Ma fa ridere, quindi alla fine, va bene così.”

Lodo Guenzi

Lodo Guenzi, un amaro sfogo e una presa di coscienza

Un approfondimento è legato a Lo Stato Sociale.

“Tutta la nostra generazione […], che faceva quel tipo di musica indipendente, che va da Le Luci della Centrale Elettrica fino ai Ministri, o i Fast Animals, i Tre Allegri Ragazzi Morti (tutta l’esperienza di Tempesta Dischi) […] ecco noi a un certo punto eravamo diventati davvero un’alternativa al sistema. Come Stato Sociale facevamo delle cose improbabili, come i palasport con i prezzi popolari, senza sponsor, senza alcun tipo di multinazionale dietro.

Poi ci siamo fatti mangiare dal mercato. Certo, non è avvenuto solo a noi, ma secondo me è un fallimento. Il fatto che un ragazzo di 15 anni che inizia a fare musica, ascolta noi come riferimento e la sua ambizione è quella di fare i grandi numeri e non di farli fuori da quel tipo di circuito, ecco questo nel nostro piccolo è una sconfitta.”

Una riflessione che diventa ancora più profonda.

“Bisogna sapersi assumere la responsabilità delle sconfitte, in generale nella vita, altrimenti non ha senso andare avanti. A mio avviso fai andare avanti il mondo se riesci a cambiare i rapporti di forza, invece in qualche maniera sono rimasti gli stessi. A un certo punto abbiamo iniziato a girare con i booking multinazionali, facendo i palasport con ingressi a 40 euro. Siamo valutati per i numeri che facciamo nelle classifiche di streaming che riguardano altri. Soprattutto non forniamo un’alternativa al sistema e quindi non raccontiamo l’unica cosa che è interessante raccontare quando si decide di fare musica, e cioè che si può vivere fuori da uno schema dato.”

Le parole sui social

Lodo Guenzi, poi, ha pubblicato un post sui social in cui ha parlato del Festival 2021.

“Non volevo tornare a Sanremo, certe cose nella vita si fanno come si chiudono i feat di sfera: ‘entro spacco, esco, ciao’. Tornarci è stato difficile, ma in una band si viaggia insieme, e molte volte qualcuno di noi è andato con me dove non sentiva di andare.”

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