Lucio Corsi, la nonna: “Aspetto Olly a mangiare i tortelli”

Mentre Lucio Corsi si prepara a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest, la sua famiglia vive con emozione la sua crescente popolarità; in particolare, la nonna Milena Marchetti, 88 anni ad aprile, racconta con orgoglio il percorso del nipote, che ha conquistato il pubblico di Sanremo con la sua “Volevo essere un duro“.

“Lui ha vinto nel momento in cui è salito sul palco dell’Ariston”, racconta Milena alla Gazzetta di Modena. “Per noi il suo successo era già scritto, anche se alla fine è arrivato secondo dietro Olly”.

Milena ha seguito con trepidazione le serate del Festival, chiudendo temporaneamente il suo storico ristorante di Macchiascandona, vicino a Vetulonia (Grosseto). Fondato nel 1959 con il marito, oggi il locale è gestito dalle figlie Nicoletta, mamma di Lucio, e Giovanna. “Io continuo a preparare i tortelli e a pulire insalata e verdure”, dice la nonna. Le pareti del ristorante raccontano la storia della famiglia, con le copertine degli album di Lucio.

Lucio ha sempre avuto un legame profondo con la sua famiglia e con la Maremma, fonte d’ispirazione per la sua musica. “Senza suo babbo e sua mamma non può stare. Durante Sanremo ha sempre parlato anche con me”, racconta Milena. “Ora ha bisogno di riposo, lo vedo stanco, ma presto tornerà qui a rilassarsi”.

Lucio da bambino sognava di fare il paleontologo, ma la musica lo ha conquistato presto. Ha affinato le sue capacità con l’insegnante Claudio Amore e ha trovato la sua dimensione artistica con la band formata da Marco Ronconi, Filippo Scandroglio, Iacopo Nieri, Giulio Grillo e Tommaso Cardelli. “Fino alle medie andava benissimo a scuola, poi ha preferito scrivere canzoni invece di fare sport”, racconta la nonna.

Se c’è un momento che Milena non dimenticherà mai, è quello della performance con Topo Gigio: “M’ha levato il cuore!”. E ora, dopo il Festival, il ristorante ha riaperto con il tutto esaurito. “Da qui sono passati tanti volti noti, da Sandra Milo a Dino Zoff, fino a Brunori Sas. E ora aspetto anche Olly a mangiare i tortelli!”.

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