Maneskin, l’esordio all’Arena di Verona pretesto per una festa di cuore ed energia

“Che facciamo, cominciano?”, Queste le prime parole pronunciate da Damiano David che danno il via all’atteso concerto dei Maneskin all’Arena di Verona.

Dopo la vittoria nel 2021 al Festival di Sanremo e all’Eurovision Song Contest, la situazione è l’andamento della curva pandemica non aveva ancora permesso alla band rivelazione di esibirsi nel nostro paese.

L’attesa è stata lunga ma per nulla van a punto il concerto di Damiano, Vittoria, Ethan e Thomas a quella forza travolgente di chi sa come conquistare il pubblico punto d’altronde in questi mesi i 4 musicisti romani hanno letteralmente sparpagliato le carte creando uno stile molto internazionale che li rende unici.

Non c’è polemica che tenga. I Maneskin sono nati suonando e la loro dimensione più congeniale è proprio il palco. Anche quello dell’iconica Arena di Verona, che negli anni ha visto passare artisti di ogni tipo, decretando il loro successo o rimandandoli a dimensioni live differenti.

Warming up 🔥
Arena di Verona 💜 pic.twitter.com/w5DxdKbz7t

— MåneskinOfficial (@thisismaneskin) April 28, 2022

Maneskin, l’esordio all’Arena di Verona pretesto per una festa di cuore ed energia

12.000 persone urlanti, fortunati testimoni di un evento unico e forse irripetibile vista la portata della band e l’hype che i quattro musicisti romani sono riusciti a creare attorno a un progetto che crea attesa giorno dopo giorno, post dopo post.

La scaletta è varia e comprende le hit, tra cui Beggin’, brano vicino a raggiungere quota un miliardo di stream, ma anche Womanizer, brano di Britney Spears già presentato al Coachella.

La serata scorre tra energia e qualche lacrima “voi sapete perché“, quando Damiano intona Coraline.

Poi è il turno di Manuel Agnelli e del duetto sulle note di Amandoti.

Momento serio con il monologo ispirato a Il Dittatore di Charlie Chaplin che fa da preludio a (We’re gonna dance on) Gasoline che non si conclude con l’atteso messaggio a Putin.

“Facciamo un mestiere bellissimo ma scendiamo dai nostri privilegi di artisti per aiutare chi non ha voce. Succede che un discorso fatto 70 anni fa è più attuale che mai.”

La serata scorre leggera, e energica, festosa. Uno show in cui non mancano gli auguri per Victoria, che proprio sul palco dell’Arena di Verona ha festeggiato il ventiduesimo compleanno.

Prossimi appuntamenti italiani il 23 giugno allo Stadio Teghil di Liganano Sabbiadoro e il 9 luglio al Circo Massimo di Roma.

Simone Zani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.