Maneskin censura

Non si placa l’eco per il grande successo americano dei Maneskin, anche se ci si interroga sul senso che oggi ha la censura.

La band romana al Prudential Center di Newark ha conquistato un MTV VMAs come miglior video alternativo per I Wanna Be Your Slave (ne abbiamo parlato Qui).

Decisamente sopra le righe l’esibizione sul palco del New Jersey sulle note di Supermodel, ma in questo caso qualcosa è andato storto…

A causa di un problema dell’abito, la bassista Victoria è rimasta a seno scoperto, costringendo la regia televisiva a un’inquadratura imprevista e d’emergenza. Fino a qui tutto normale, ma… perché censurare il seno nudo della ragazza e non il lato B di Damiano in bella vista per buona parte dell’esibizione?

https://youtu.be/qtBTXtLcZIw

Maneskin, la censura si abbatte sull’esibizione televisiva! Una riflessione…

Siamo nel 2022 e ormai ogni parte del corpo è stata abbondantemente sdoganata, così come il linguaggio, sempre meno forbito anche nei salotti televisivi.

Spesso si è accusata l’Italia di essere a capo di una rivolta puritana e bigotta, ma siamo proprio sicuri che sia realmente così?

A livello di linguaggio ne abbiamo avuto una prova lo scorso anno. I Maneskin vinsero Sanremo cantando sul bigotto palco dell’Ariston “vi conviene toccarvi i c******i”, mentre sul libero e indipendente palco dell’Ahoy Arena di Rotterdam “vi conviene non fare più errori!” Chi è, quindi, il bigotto?

Parlando, invece, di tette e culi… Il lato B di Damiano non è una novità, come non lo è il seno di Victoria. Entrambi si sono più volte mostrati sui social in pose che lasciavano intravedere la pelle nuda. Immagini riprese anche da rotocalchi e telegiornali italiani, ma perché all’estero tanto rigore?

Tra l’altro Damiano anche in tv aveva già mostrato il sedere. Durante l’undicesima edizione di X Factor, il frontman dei Maneskin aveva provocato il pubblico interpretando Kiss This dei The Struts. Anche in quel caso… nessuna censura?

Perché oggi nel 2022 c’è chi si scandalizza ancora per certe cose? L’Italia, nonostante i luoghi comuni, si dimostra più avanti…