Mammamia, il singolo dei Maneskin pubblicato ieri, 8 ottobre, debutta alla posizione #24 della Classifica Global di Spotify, la più alta new entry della settimana. Sono 2.223.850 gli stream realizzati in un solo giorno, di cui quasi 400’000 solo nel nostro paese.
Il pezzo raggiunge così Beggin’ e I Wanna Be Your Slave, già presenti rispettivamente alle posizioni #13 e #38 della top 50.
Il singolo è entrato in classifica di 34 paesi e conferma il record italiano di tre brani nella classifica mondiale.
Mammamia è il più alto debutto in classifica fra le nuove uscite e il più alto di sempre per la band.
Prodotto da Fabrizio Ferraguzzo e dagli stessi Maneskin, il brano è registrato in presa diretta per mantenere un suono molto ruvido.
Nonostante sia una canzone rock, richiama vibrazioni dance e da club, a partire da un potente riff di basso e una batteria incalzante. Il testo scanzonato parla della percezione che le persone possono avere del comportamento altrui, le cui intenzioni e pensieri sono invece completamente differenti.
La band per la prima volta, mostra il proprio lato autoironico.
Maneskin Mammamia, la velata accusa di plagio
Piccolo neo in questa giornata trionfale per Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan è la velata accusa giunta dalla sedicente cantante Wanda Fisher.
Secondo quanto riportato da numerose testate, il nuovo singolo della rockband vincitrice dell’Eurovision 2021 ricorderebbe nel ritornello Favolosa, uno dei suoi ultimi brani.
Un’accusa che non ha trovato spazio e che francamente non merita nemmeno troppa attenzione.
Maneskin Mammamia plagio
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.