Maneskin reggaeton
I Maneskin ora sono sul tetto del mondo ed è normale che i denigratori e la stampa vada a scavare nel profondo per scovare qualche progetto del quale non si conoscono i dettagli.
In un’intervista a , Damiano, Victoria, Ethan e Thomas hanno ricordato gli esordi, ma non solo! Facendo anche mea culpa per certe scelte… discutibili!
“Era il 2016. Incontravamo difficoltà a trovare posti dopo poter suonare. Non ci davano lo spazio, non ci volevano pagare. Ma noi avevamo bisogno di suonare. Così decidemmo di andare per strada a suonare sui marciapiedi. Ogni ora arrivava la municipale a dirci che dovevamo staccare tutto e andarcene. All’epoca le feste delle scuole erano il nostro Coachella.”
Una svolta poi arrivata con X Factor e successivamente con il Festival di Sanremo.
“Non eravamo andati per vincere. Volevamo solo una vetrina dove suonare ‘Zitti e buoni’, dare una spinta al pezzo. Lì di solito vince la tradizione. Invece a sorpresa abbiamo vinto noi. Fu totalmente inaspettato.”
Maneskin, il racconto di una svolta reggaeton mai sbocciata e rinnegata!
Nella carriera, però c’è qualche scheletro nell’armadio… ovvero… il tentativo di una svolta… reggaeton!
Il riferimento è il brano Are you ready?, cantato da Damiano in inglese, ma con uno spiccato accento giamaicano. Un brano certificato Disco d’oro dalla FIMI in Italia lo scorso anno, a tre anni dalla sua uscita. Un pezzo di cui i Maneskin non vanno molto fieri…
“Non è mai esistita. È nella vostra mente. No, non ne andiamo fieri. Questo è quello che succede quando cominci a pubblicare musica a 16 anni. Ora è un nuovo inizio per noi. Siamo rinati, siamo più consapevoli. Tutto comincia da adesso. Finalmente abbiamo trovato il nostro sound.”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
