C’è un nuovo artista in circolazione, si chiama Manu Skar e il suo brano “Ma Belle” è in grado di mettere d’accordo boomers, millennials e generazione Z.
Si tratta di un brano accattivante e dal ritmo martellante, grazie al sample della celebre canzone “The Riddle” di Nik Kershaw del 1984, divenuto successivamente un inno della musica dance grazie alla versione di Gigi d’Agostino del 1999.
Prima ancora di essere pubblicato ufficialmente, “Ma Belle” ha destato subito l’interesse in radio, dove sta venendo programmato da alcune importanti stazioni e sui social, dove il brano ha totalizzato oltre 25,5 milioni visualizzazioni sulla piattaforma di TikTok. Alcune preview della canzone pubblicate in anteprima hanno portato alla grande richiesta da parte degli utenti, che chiedevano a gran voce l’uscita sulle piattaforme digitali del pezzo. Ora “Ma Belle” è finalmente disponibile ovunque.
Manu Skar Ma Belle
“Si tratta di un brano divertente e dalle tematiche sentimentali. Parla d’amore e il titolo è in francese, ‘ma belle’, in italiano ‘la mia bella’ “– racconta Manu Skar. “Ho creato di mio pugno il ritornello e ho scritto tutto il testo. Successivamente in studio di registrazione è venuto fuori il beat. È stato mio padre a consigliarmi di usare un sample di ‘The Riddle’”.
La canzone è scritta dallo stesso artista con Calogero Magistro, Davide Scarpulla, Manfredi Pletti e prodotta da Skar&Manfree e da Nikholas Murphy.
Classe 2005, Manu Skar (il vero nome è Emanuele Scarpulla) è nato a Domodossola. Da sempre appassionato di musica, si è di recente avvicinato al mondo della scrittura e della composizione. Le sue canzoni prendono ispirazione dai propri sentimenti e dalle situazioni quotidiane. Frequenta la scuola di meccanica, ma parallelamente porta avanti la sua passione per il rap, creando freestyle con gli amici, e per il mondo del calcio. Da dove viene il suo nome d’arte? “Manu Skar è il nickname che uso da sempre quando gioco ai videogiochi. Inoltre, ‘Skar’ suona bene ed è un omaggio al nome d’arte usato da mio padre” – spiega l’artista.
È cresciuto ascoltando Sfera Ebbasta, Tedua e Ghali e considera fra le proprie influenze musicali artisti come Shiva e Rondodasosa, ma anche miti della musica rap mondiale come Tupac e 50 Cent.
Attualmente sta lavorando a nuovi brani e si divide tra la scuola e lo studio di registrazione.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”
