Mara Sattei sopra di me_cover

Dopo aver dato il via a una nuova fase del suo percorso artistico con “giorni tristi“, Mara Sattei torna oggi  con “sopra di me” (https://MaraSattei.lnk.to/sopradime; Epic Records Italy/Sony Music Italy), il nuovo singolo fuori ora in radio e in digitale.

Fare un salto nel vuoto non è mai semplice. Eppure diventa possibile quando si sceglie di lasciarsi andare davvero, di fidarsi del proprio istinto e partire, anche se significa farlo da soli. È in quel momento che il vuoto smette di spaventare e diventa spazio, possibilità, respiro.

La canzone, nata da una prima scrittura di Madame, è diventata per Mara Sattei un terreno fertile da abitare e attraversare. Per un’artista che da autrice scrive sempre in prima persona i propri brani, accogliere un regalo come questo ha un valore ancora più profondo. Chi scrive sa che a volte le canzoni nascono per essere donate, per trovare voce altrove, e che la musica vive proprio di questo scambio. 

«“sopra di me” è arrivato mesi fa, ed è stato un colpo di fulmine immediato. Ma serviva tempo, per capirlo, per capire se potessi entrare nella sua pelle. La scrittura di Madame è identitaria, precisa, riconoscibile. Dare nuova voce a un universo così definito significa destrutturarlo quel tanto che basta per renderlo proprio, senza tradirne forma e contenuto. Ho scelto di mantenere molte parti nate dalla penna di Madame proprio perché portavano un significato che non andava toccato», racconta l’artista.

Entrare in una canzone è come entrare in una casa: a volte bisogna solo rispettarne l’essenza e lasciare che la storia che custodisce ti attraversi e ti parli. In questo caso, però, c’era uno spazio da illuminare, una piccola fessura da aprire: è così che nasce lo special finale, scritto da Mara Sattei. Un momento di liberazione, di consapevolezza, il punto esatto in cui la protagonista ritrova la sua luce. 

La produzione, firmata da Bias, Dona ed Enrico Brun, rende la struttura del pezzo solida e perfettamente coerente con la direzione narrativa della canzone: “sopra di me” si apre come un respiro trattenuto, un pensiero che lentamente trova spazio e forma, e poi cresce, si muove, si apre al mondo. È il coraggio di guardare la solitudine senza temerla, di accettare che per ritrovarsi a volte bisogna prima perdersi

“sopra di me” arriva dopo “giorni tristi”, un brano che è anche un percorso di consapevolezza: il dolore non viene vissuto come un punto di arrivo, bensì come una sfida necessaria per crescere, sia a livello personale che artistico. La ricerca di sé, il guardarsi allo specchio e affrontare le proprie fragilità diventano elementi centrali. Ci si accorge che, metabolizzando il dolore, arriva un momento in cui si sceglie di stare bene e di andare avanti, con una maturità nuova e una forza ritrovata.

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