Marlene Kuntz, è morto lo storico batterista Luca Bergia

Il mondo del rock italiano è in lutto per la morte di Luca Bergia, storico batterista e fondatore dei Marlene Kuntz.

L’artista è stato ritrovato senza vita questa mattina, giovedì 23 marzo, nella sua abitazione di Cuneo. Da poco aveva scelto di ritirarsi dalla scena musicale, diventando insegnante di Scienze alle scuole medie.

Luca Bergia, 54 anni, lascia due figli, un fratello, Antonello, e una sorella, Elisabetta. La data dei funerali, celebrati in forma strettamente privata, saranno celebrati nei prossimi giorni, anche se ancora non è stata decisa la data.

Marlene Kuntz, è morto lo storico batterista Luca Bergia

Bergia ha iniziato a suonare nei Marlene dal 1989, anno di nascita del gruppo che aveva contribuito a fondare insieme a Riccardo Tesio e che negli anni si è sviluppato anche con alcuni cambi di formazione.

Bergia, dopo aver superato il Covid nel 2020, era uscito dal gruppo rock cambiando vita. Professore di Scienze alle scuole medie di Madonna dell’Olmo di Cuneo e Chiusa Pesio, era molto amato e stimato dagli alunni e dai colleghi. Nei Marlene l’aveva sostituito Sergio Carnevale (ex Bluvertigo), che aveva registrato l’ultimo album Karma Clima, pubblicato nel 2022.

“Sinceramente non mi sentivo pronto, né fisicamente né creativamente, per affrontare l’ennesimo disco cruciale: da un versante il precipizio del fallimento, dall’altro uno sperabile successo, per quel che possa significare al giorno d’oggi una parola così inconsistente.”

Così Luca aveva annunciato l’uscita dal gruppo.

Simone Zani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.