Massimo Morini Pippo Baudo (1)

La scomparsa di Pippo Baudo segna la fine di un’era per la televisione italiana; tra chi lo ricorda con affetto e ammirazione c’è Massimo Morini, direttore d’orchestra, produttore e leader dei Buio Pesto, che racconta il ruolo fondamentale del conduttore siciliano nella sua carriera.

“Ero giovanissimo, avevo 27 anni, e grazie a Pippo Baudo diventai il più giovane direttore d’orchestra della storia del Festival di Sanremo”, racconta Morini a La Voce Di Genova. Quel primo incontro con Baudo cambiò la sua vita e, di riflesso, anche quella dei Buio Pesto. “Senza quella occasione, la mia carriera non sarebbe mai decollata così”, sottolinea.

La prima esperienza sul palco del Teatro Ariston non fu priva di tensione: subito dopo la sua direzione Morini assistette a un drammatico episodio in diretta tv. Baudo, con il suo tipico sarcasmo, commentò: “Per un attimo ho pensato che la canzone fosse così brutta da spingere qualcuno a buttarsi”. L’episodio, seppur tragico, contribuì a far schizzare gli ascolti da sette a diciassette milioni di telespettatori.

Grazie alla visibilità ottenuta con Sanremo, i Buio Pesto pubblicarono poco dopo il loro primo album, Belinlandia. Morini ricorda: “Avevo già lavorato con Battisti e Baglioni, ma nessuno se n’era accorto. Dopo Sanremo feci tutte le tv, tutte le interviste. Indirettamente, Baudo è stato la causa della mia seconda carriera”.

Il vero talento di Pippo Baudo, secondo Morini, stava nella sua capacità di leggere le persone e scoprire potenziali artisti. “Guardava una persona negli occhi e capiva se poteva funzionare. Era un dono raro, quasi profetico. Grazie a lui sono passati dal Festival artisti come Laura Pausini e Patty Pravo”.

Un esempio emblematico di coraggio e lungimiranza riguarda Alina, giovanissima cantante di dodici anni scelta da Baudo per Sanremo 2003: “Tutti dicevano che era troppo piccola. Lui invece disse: ‘Se canta così, deve partecipare. È il festival della canzone, non dell’età’. Arrivammo secondi, ma ancora una volta Baudo dimostrò visione e coraggio”.

L’ultimo incontro tra Morini e Baudo risale al 2018, dietro le quinte di Sanremo: “Ci salutammo, scherzammo come sempre e ci scattammo una foto insieme, l’unica che abbiamo”. Ora, alla notizia della scomparsa, Morini riflette con emozione: “Io mi considero un figlio artistico di Pippo Baudo. È stato il più grande talent scout della televisione italiana”.

Foto dai social di Massimo Morini (uso editoriale)

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