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Michael Jackson, il biopic “Michael”, tra mito, verità e polemiche

Michael Jackson

Hollywood continua a celebrare le grandi icone della musica, e dopo Bohemian Rhapsody, Elvis e A Complete Unknown arriva Michael, il biopic dedicato a Michael Jackson, il leggendario Re del Pop. Diretto da Antoine Fuqua (Training Day, The Equalizer) e scritto da John Logan (Il Gladiatore, The Aviator), il film promette di raccontare ascesa, caduta e complessità di uno degli artisti più influenti di sempre.

A interpretare Michael Jackson sarà Jaafar Jackson, suo nipote e figlio di Jermaine, componente dei Jackson 5. Una scelta che ha acceso subito il dibattito tra fan e critici: riuscirà davvero a rendere giustizia a un’icona così complessa?

Il trailer ufficiale, lanciato da Universal Pictures, mostra Jaafar nei panni dello zio in alcune delle sue performance più iconiche: dalla giacca rossa di Thriller ai guanti luccicanti, fino ai celebri passi di Billie Jean. “Scopri la nascita di un re”, recita lo slogan.

Michael racconterà il percorso umano e artistico della superstar, mostrando sia il genio musicale che le ombre della sua vita privata. Il film, prodotto da Graham King (già dietro al successo di Bohemian Rhapsody), punta a “umanizzare e non santificare” Jackson, offrendo un ritratto il più possibile equilibrato.

Nel cast figurano anche Colman Domingo (nei panni del padre Joe Jackson), Nia Long, Miles Teller e Laura Harrier.

L’uscita nelle sale statunitensi è prevista per il 23 aprile 2026, mentre la data italiana sarà annunciata prossimamente.

Il progetto ha avuto un percorso complesso. Inizialmente atteso per il 2025, il film è stato più volte rinviato per nuove riprese e modifiche alla sceneggiatura. Alcune scene, legate alle accuse di abusi rivolte a Jackson, sarebbero state eliminate “per motivi legali”, alimentando l’idea di un biopic “ripulito” e controllato dagli eredi.

Il regista Fuqua ha difeso la visione del film, promettendo “un racconto onesto e potente”. Tuttavia, parte della critica e alcuni familiari del cantante non sembrano concordi.

A scatenare le maggiori polemiche è stata Paris Jackson, figlia dell’artista, che ha preso le distanze dal progetto:

“Ho letto la sceneggiatura, ho espresso le mie perplessità e me ne sono andata. È un film per una fetta di fan che vive ancora nella fantasia. Non è la mia storia, né quella di mio padre.”

Le sue dichiarazioni contrastano con quelle dell’attore Colman Domingo, che ha invece assicurato che “la famiglia Jackson, inclusa Paris, ha sostenuto il film”.

Nel frattempo, Dan Reed, autore del controverso documentario Leaving Neverland, ha definito la sceneggiatura “terribilmente disonesta”.

Il giovane Jaafar Jackson, 28 anni, ha colpito il pubblico per la sua somiglianza con lo zio, sia nella voce che nei movimenti. Le prime immagini dal set mostrano un lavoro curato nei dettagli e visivamente spettacolare.

Il film mira a catturare l’energia unica di Michael Jackson, ma anche a indagare il prezzo del successo, la solitudine e le controversie che ne hanno segnato la vita. Con un budget da 155 milioni di dollari, Michael è destinato a essere uno dei film più discussi del 2026.

Raccontare la vita di Michael Jackson significa affrontare un equilibrio fragile tra genio e scandalo, arte e controversia. Il regista Fuqua ha dichiarato di voler “mostrare l’uomo dietro il mito”, ma per molti critici il rischio è quello di una narrazione troppo cauta, incapace di affrontare le zone d’ombra.

Ciò che è certo è che Michael, ancor prima della sua uscita, ha già riacceso l’interesse globale attorno al Re del Pop, a 17 anni dalla sua scomparsa.

Il mito di Michael Jackson non smette di ispirare, dividere e commuovere. Michael non sarà solo un film, ma un nuovo capitolo nel racconto dell’uomo che ha cambiato per sempre la musica pop.

Come recita il trailer:

“Scopri la nascita di un re. Ma anche il prezzo che ha dovuto pagare per esserlo.”

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