Morgan

Nessuna riconciliazione tra Morgan (Marco Castoldi) e la sua ex compagna Angelica Schiatti. La cantante dei Santa Margaret ha infatti deciso di non ritirare la querela per stalking e diffamazione aggravata nei confronti dell’ex frontman dei Bluvertigo, rifiutando di chiudere il caso con l’offerta di 100mila euro proposta dal musicista.

Il procedimento, in corso al Tribunale di Lecco, riguarda una serie di messaggi e video offensivi che Morgan avrebbe pubblicato tra il 2020 e il 2021 all’interno di una chat di gruppo denominata “InArteMorgan”. Il giudice, dopo l’ultima udienza del 6 novembre, ha deciso di rinviare il processo a dicembre, quando sarà valutata anche l’eccezione di legittimità costituzionale sollevata dalla difesa dell’artista.

L’offerta di risarcimento e la replica della difesa

Secondo quanto riportato, la Schiatti avrebbe ritirato l’assegno da 100mila euro solo come “acconto” su un danno più ampio, ribadendo la volontà di portare avanti l’azione penale.
L’avvocata Rossella Gallo, legale di Morgan, ha precisato che “l’assegno è stato accettato, ma non è bastato a far cessare il procedimento”. La somma rappresenta un aumento significativo rispetto ai 15mila euro inizialmente proposti nel tentativo, poi fallito, di accedere alla giustizia riparativa.

La difesa di Castoldi ha inoltre sollevato un’eccezione di legittimità costituzionale sull’articolo 162-ter del codice penale, che esclude la possibilità di estinguere il reato di stalking anche in caso di condotte riparatorie congrue. Il giudice deciderà a dicembre se trasmettere la questione alla Corte Costituzionale.

Un caso giudiziario e mediatico

La vicenda tra Morgan e Angelica Schiatti risale al 2014, anno del loro primo flirt, seguito da un riavvicinamento nel 2019 e da una rottura definitiva nel 2020. Dopo la fine della relazione, la cantante aveva denunciato l’ex compagno per atti persecutori e molestie, ottenendo protezione ai sensi del Codice Rosso.
Nella denuncia, Schiatti sosteneva di aver ricevuto insulti e video diffamatori provenienti dalla chat comune, che prendevano di mira anche la madre.

Nel 2024 Morgan aveva tentato di scusarsi pubblicamente, ammettendo di aver pronunciato “frasi orrende” e di essere in un periodo di disintossicazione. Tuttavia, le scuse non avevano fermato il processo né attenuato le conseguenze professionali.

Le conseguenze per Morgan: rescissione del contratto Warner e critiche dal mondo musicale

Il caso ha avuto forti ripercussioni sulla carriera del cantautore. Dopo l’emergere delle accuse, Warner Music Italia aveva deciso di rescindere il contratto con l’artista.
Numerosi colleghi – tra cui Tommaso Paradiso, Levante, Ermal Meta, Aurora Ramazzotti e Baby K – avevano espresso solidarietà ad Angelica Schiatti. Anche Calcutta, attuale compagno della musicista, era intervenuto duramente sui social:

“Gli atroci fatti riportati sono solo una piccola parte di quanto accaduto e hanno cambiato la nostra vita in modi inaspettati”.

Lo stesso Calcutta aveva poi criticato la Warner per aver inizialmente sostenuto Morgan:

“Warner Music Italia ha deciso di offrire un contratto a questo persecutore, pur sapendo tutto. Da oggi interrompo ogni collaborazione con loro”.

Pochi giorni dopo, l’etichetta aveva diffuso una nota ufficiale per chiarire la propria posizione:

“Alla luce dei contenuti emersi, Warner Music Italy dà mandato ai propri legali per interrompere il rapporto contrattuale con Morgan”.

Il processo continua

Con la decisione di Angelica Schiatti di non ritirare la querela, il processo proseguirà a dicembre. Morgan dovrà tornare davanti al giudice per rispondere delle accuse di stalking e diffamazione aggravata.
Una vicenda che, a cinque anni dall’inizio, continua a intrecciare vita privata, carriera e giustizia, lasciando in bilico il futuro artistico del cantautore brianzolo.

📢 Segui iMusicFun su Google News:
Clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”

🔔 Non perderti le ultime notizie dal mondo della musica italiana e internazionale con le notifiche in tempo reale dai nostri canali Telegram e WhatsApp.