NASHLEY torna venerdì 22 marzo con il nuovo singolo “Un altro bicchiere” (Ventidiciotto, under exclusive license to M.A.S.T./Believe), un brano che ha in sé tutta l’inquietudine che si può provare dentro un rapporto d’amore tormentato, quando vedi che tutto si sgretola e non riesci più a incollare i pezzi.
Dilemmi amorosi in salsa New Romantic, quelli di Nashley, che, in balia delle delusioni, non esita a paragonare il proprio cuore a un pezzo di vetro rotto e a cantarci tutta la volontà di evadere e chiudere i rapporti con chi gli ha provocato un dolore talmente grande, che chiede di essere anestetizzato.
Nashley, inquietudine e la nostalgia nel nuovo singolo “Un altro bicchiere”
In un decadimento non solo morale ma anche fisico, i sentimenti di Nashley si fanno più distaccati e il paesaggio urbano – che si coglie a brevi cenni nelle immagini del testo – si fa freddo e desolato.
Il costrutto armonico e l’arrangiamento inseguono il testo nella speranza di trovare un bagliore di felicità che sembra fuggire nella direzione opposta. Il malessere e il dolore finiscono per trovare la valvola di sfogo ancora in “un altro bicchiere”. Perché non c’è esperienza più terrena e universale di sentirsi persi e traditi, almeno una volta nella vita.
Dopo aver firmato la sigla della nuova serie Rai “NOI SIAMO LEGGENDA” con il brano “UNO COME NOI“, Nashley inaugura il 2024 con il singolo “Ruggine” (https://nashley.bfan.link/ruggine; Ventidiciotto, under exclusive license to M.A.S.T./Believe), un manifesto diretto e sincero dei sentimenti dell’artista.
Foto di Enrico Luoni
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.