Nek

E’ uscito 50 | 30, il nuovo progetto discografico di Nek, album in cui il cantautore di Sassuolo rivisita alcuni brani simbolo della carriera che nel 2022 ha tagliato il traguardo dei 30 anni, contestualmente al suo cinquantesimo compleanno.

Il numero ‘30’ mi fa paura, perché so che nel mio mestiere restare sulla cresta dell’onda è complicato. C’è da dire che ho ancora tanti sogni da realizzare. Vorrei, per esempio, esibirmi in uno stadio, scrivere una colonna sonora o pubblicare un album strumentale. Il mio obiettivo è quello di affacciarmi a un pubblico più vasto possibile. Io anche se sono passati 30 anni mi sento sempre un apprendista.

Quando nel 1992 ho pubblicato il primo disco non ero certo che quella sarebbe stata la svolta. Era una scommessa assoluta, così come quando nel 2015 sono tornato a Sanremo con ‘Fatti avanti amore’. Sono rinato. Ho vissuto una rinascita anche dopo l’incidente alla mano sinistra. Da quel momento è cambiato qualcosa. L’accettazione del cambiamento è stata doverosa, anche a causa della sofferenza.

A 50 anni vorrei fare cose nuove, se il pubblico e la salute me lo concederanno. Ho ancora tanto da dire. Fin che c’e passione la alimento. Ci sono anche cose nel mio passato che non avrei voluto fare, ma fanno comunque parte di me e che hanno reso possibile quello che avrei voluto fare. Un bilancio tutto sommato attivo. Nonostante la musica si evolvesse io ci sono stato in tutti questi trent’anni.”

Durante la lavorazione del disco, Nek ha potuto ripercorrere tutta la sua carriera, provando sensazioni particolari.

Ogni volta che riascolto un pezzo del passato c’e un’emozione particolare. Si vanno a toccare certi ricordi. La musica evoca profumi. Ho rimesso mano a certi brani anche in maniera rischiosa. Ho sentito i profumi dell’epoca, ricordando anche i momenti in studio. L’atmosfera che si crea quando si scrive è unica. Mi ha fatto ripensare agli esordi, quando non immaginavamo che certi pezzi sarebbero diventati così forti. Allora c’erano delle speranze e delle ansie e delle tensioni diverse da oggi. E’ stato molto bello riviverle.”

Un progetto che nasce dal cuore.

La musica è aperta, indipendentemente dalle logiche discografiche. Le azioni compiute con il cuore sono quelle che rimangono, ma sono sempre meno. Mettere il cuore è sempre rischioso, ma vuoi mettere la soddisfazione?

Quando mi guardo indietro e mi vedo ragazzo, so che ero solo. C’eravamo io e i miei pezzi. Attorno a me c’erano i musicisti e i collaboratori, ma anche per loro era tutto nuovo. Per questo è stato difficile! C’erano diverse incognite. Il denominatore comune era la passione.”

Nek presenta il progetto “50 | 30”: “L’umiltà è una virtù necessaria”

Nel progetto ci sono anche tre ospiti, Francesco Renga, Jovanotti e Giuliano Sangiorgi.

“Io ho sempre amato l’idea della condivisione, anche nella composizione. Lavoro in sinergia fin dall’inizio della mia carriera. Trovo stimolante anche interpretare il lavoro di altri e spesso mi capita di cantare canzoni che non ho scritto, ma che mi sarebbe piaciuto comporre. Mi piace rispettare la sacralità del pezzo e non firmarlo a tutti i costi. Per questi ci sono dischi nei quali sono stato più presente e altri in cui lo sono meno.”

Il leader dei Negramaro ha scelto Cuori in tempesta (“una canzone che lui ha presentato tanti anni fa in un concorso canoro”), Jovanotti ha optato per Fatti Avanti Amore (“Quest’estate mi ha invitato sul palco del Jova Beach Party ed è stato straordinario. Mi ha anche regalato un verso rap inedito per il brano.”)

Con Francesco Renga, invece, ha collaborato al brano Dimmi cos’è. I due hanno postato una foto in studio che ha fatto immaginare la partecipazione in coppia al Festival di Sanremo.

La gente ha collegato una foto al fatto che noi eravamo in lizza per Sanremo, ma non abbiamo mai presentato un brano per questa edizione. Noi amiamo il Festival, è chiaro, ma quest’anno non avrebbe avuto senso. In futuro in coppia a Sanremo? Perché no… In questa edizione c’ è tanta carne al fuoco…”

https://www.instagram.com/p/CmEPjait7gL/

Durante la carriera, Nek ha provato anche l’esperienza televisiva partecipando ad Amici.

Non sono capace di dare consigli, ma posso solo dire che l’umiltà è una virtù necessaria. Al di la del talento, che comunque è necessario. Quando incontro un giovane artista gli suggerisco di non evitare mai il pubblico, perché quando mancherà li andrà a cercare e sarà troppo tardi.

Ad Amici c’era un desidero di supporto e paternità nei confronti dei ragazzi. Sono stato contento di essere coach e non giudice. Quando ho cominciato io non c’era il talent. Dovevi giocarti tutto in 4 minuti. C’erano altre insidie e altre ansie. Oggi puoi arrivare al successo in un batter d’occhio, anche se non è facile mantenerlo. Mia figlia ascolta qualche mio brano, ma anche altri generi musicali. Non ricordo i nomi dei suoi preferiti a parte Paky. Trovo che nella musica urban ci siamo belle melodie, ma testi complicati. Alcuni pezzi sono interessanti e immediati.”

Cosa riserverà il futuro?

Ho potuto tirare una riga. Ora ci sarà un’energia nuova, si aprirà una prospettiva diversa, che potrebbe non passare solo dalla musica. Potrei essere solo un interprete, ma mi piacerebbe dare voce alle immagini.”

A proposito di futuro, Nek ha mai pensato alla recitazione?

Non so… molto meglio essere conduttore, ma in futuro non si sa. Io sono molto autocritico e so che potrei non essere capace. Comunque non escludo nulla…”

Negli ultimi anni Nek ha intrapreso anche una carriera televisiva conducendo la scorsa estate il programma Dalla strada al palco.

La tv non sostituirà mai la musica, ma per me rappresenta solo uno spazio in più che mi si presenta. Io amo mettermi in gioco e mi piace anche un linguaggio alternativo alla musica, che rimane il mio punto di riferimento. Guardiamo cosa ha fatto Gianni Morandi che di base è un cantante, ma non solo. Il suo percorso mi stimola parecchio.”

Senza dimenticare il live, punto di forza dei trent’anni di carriera, così come notato durante il concerto dell’11 dicembre al Teatro degli Arcimboldi di Milano (Qui le prossime date).

Anche dal vivo ha provato sensazioni molto bello. So che ho dato al pubblico quello che desiderava ascoltare. Pezzi che la gente ha portato al successo. Io sono un inguaribile nostalgico e nella lavorazione dei brani ho voluto riportare le canzoni a una struttura diversa, legata agli anni ‘80.”

Nel 2023 Nek potrebbe tornare all’Arena di Verona.

E’ un’ipotesi. Sono molto legato all’Arena, un luogo in cui ho sempre sognato di poter suonare. Sarebbe bello tornarci. Per me sarebbe la terza volta.” Nek 50 | 30

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