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Dimartino presenta la riedizione del suo secondo album, prodotto da Brunori Sas

Su Amazon e negli store fisici – solo in vinile, in versione limitata e numerata a mano – è ora disponibile la riedizione dell’album “Sarebbe bello non lasciarsi mai ma abbandonarsi ogni tanto é utile (10° Anniversario)” (Picicca / Universal Music) di Dimartino, prodotto da Brunori Sas, che quest’anno spegne ben dieci candeline.

«Qualche mese fa mi sono ritrovato in studio con Dario ad aprire le sessioni», racconta Dimartino. «Mentre ascoltavamo, pensavo a quanto fosse urgente per me scrivere e a quanto mi abbia aiutato in quel momento buttare fuori tutto. Era una bellissima corsa al buio e… Mi fermo qui, perché mi é già scesa una lacrimuccia».

«A questo disco devo tanto, in termini umani e artistici», aggiunge poi Dario Brunori. «Riascoltandolo a distanza di tempo, in occasione di questo remix, ho pensato: “Cazzo, che discone! Una più bella dell’altra”. Antonio, Simona (Norato) e Giusto (Correnti) dal vivo erano un trio pazzesco e in studio riuscivano a creare la stessa alchimia. La scrittura era raffinata e popolare al contempo, piena di suggestioni, vita vissuta e riferimenti colti, sia a livello musicale che testuale. I fiati e gli archi, scritti da Mirko (Onofrio), sono la ciliegina.

Insomma, in veste di produttore, non voglio dire che dovetti premere solo “REC”, ma giù di lì. Il ricordo di quelle sessioni, fra Calabria, Sicilia e Lombardia, ha il sapore di una gita di quinta liceo. Eravamo ingenui e per questo freschi, vispi, ridanciani, senza pressioni e mestiere. Penso che quel tipo di energia si percepisca. Assieme alla netta sensazione che ancora oggi sia materiale caldo, vivo, urgente, quella roba che ad un certo punto deve venir fuori per forza di cose. Sono orgoglioso e grato di aver contribuito alla realizzazione di quello che non ho dubbi a definire uno dei migliori album di musica italiana di sempre».

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