FeST – Il Festival delle Serie Tv, il primo festival italiano interamente dedicato alla serialità televisiva all’epoca dei servizi di streaming, torna con la quarta edizione dal 23 al 25 settembre. Si tratta di un evento gratuito in collaborazione con Triennale Milano, il supporto dell’Ufficio a Milano del Parlamento Europeo e il patrocinio di APA – Associazione Produttori Audiovisivi.
La principale novità di questa quarta edizione è la nascita di FeST Academy – Education & Entertainment, con una serie di incontri, che si terranno nella giornata di venerdì 23 settembre, interamente dedicati al mondo della formazione nel settore della serialità cinematografica televisiva, in collaborazione con Accademie, Scuole e Università. Di fatto, FeST crede da sempre nell’importanza della formazione per far crescere professionisti qualificati, consapevoli e visionari.
Tra le Scuole e le Accademie che hanno già aderito all’iniziativa possiamo annoverare: Alta Scuola per la Serialità Televisiva promossa da CNA (Cinema Audiovisivo Lombardia), Luiss Business School, Come si scrive una grande storia, Anica Academy, IED – Istituto Europeo di Design, Scuola Belleville, OBE – Osservatorio Branded Entertainment.
FeST: i Serial Awards
Per questa seconda edizione dei Serial Awards (premi attribuiti alle migliori serie tv italiane, nda), Aurora Leone (The Jackal) ed Edoardo Ferrario – già presentatore della prima edizione – condurranno la cerimonia di premiazione, che si terrà domenica 25 settembre presso il teatro di Triennale Milano.
Qui l’elenco completo delle categorie dei Serial Awards 2022:
- Premio Cattiveria “Ha fatto anche cose buone”
- Premio Interprete non protagonista
- Interprete protagonista
- Premio Look and Feel
- Premio Regia
- Premio Serie Kids dell’anno
- Premio Serie scripted dell’anno
- Premio Docuserie dell’anno
- Serie Entertainment dell’anno
- Premio Soundtrack a musiche originali e non originali
- Premio “Writer’s room” a sceneggiature originali e non originali
- Premio al podcast che vorremmo diventasse una serie scripted
- Premio Coppia/relazione dell’anno
- Premio “Ci vivrei” alla casa più bella
Per ulteriori dettagli e l’elenco completo dei candidati clicca qui.

FeST, i quattro palchi paralleli
Anche quest’anno FeST si svolgerà su quattro palchi paralleli:
- Il Main stage. Ospitato all’interno di Triennale Milano Teatro, darà spazio ad anteprime, interviste e panel di intrattenimento per un confronto con i grandi protagonisti della serialità.
- L’Industry stage sarà il luogo dove broadcaster, personalità legate a tutta la filiera audiovisiva, case di distribuzione e produzione dialogheranno sullo stato dell’arte della serialità in Italia.
- L’Unstage è il palco fuori dagli schemi ospitato nel giardino di Triennale. In continuità con ciò che è avvenuto in passato, lo stage si occuperà di dare voce alle nicchie cult con giochi e interazioni inaspettate tra serie tv e realtà.
- Il Kids stage. Il sabato è previsto un palco dedicato ai contenuti per bambini e ragazzi. I più piccoli potranno così assistere ad anteprime e incontri con i protagonisti delle serie d’animazione e fiction più amate o attese.
FeST: il tema della quarta edizione
Rinascimento psichedelico, nostalgia, meme e non monogamie etiche. Questi sono solo alcuni dei temi legati alla rappresentazione seriale su cui si rifletterà sui vari palchi. Ci sarà poi spazio anche per tematiche legate ad apocalisse, creature fantastiche e tutto quello che, per quanto possa sembrare “distante” e fantastico, ci riguarda da vicino e fa parte, metaforicamente, anche della nostra realtà.
Per raccontare e presentare al meglio il tema di questa quarta edizione di FeST – che è “Reframing Nature” – è stato inoltre selezionato un team di autori formato da Vincenzo Ligresti e Ufficio Furore (Tommaso Naccari, Federico Nejrotti, Giulia Trincardi, Elena Viale).
«Reframing Nature accende i riflettori sui significati che attribuiamo alla parola “natura” e sulle sue
Marina Pierri – direttrice artistica di FeST
declinazioni nelle storie per la tv. Reframing vuol dire dare una nuova cornice a un concetto, perché la cornice fa parte del quadro e ne modifica l’impatto su chi guarda. Flora, fauna e mondo minerale non sono il fondale di cartone su cui si muovono i personaggi, ma sono esse stesse personaggi. Allo stesso modo, l’umanità non solo vive nella natura, ma ne è integralmente parte. Pensarsi come altro rispetto al pianeta, alle sue risorse, agli altri suoi abitanti umani e non umani, diviene impensabile».

Classe 1998, negli ultimi 4 anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Di notte recensisce musica, di giorno ne parla con gli artisti. Nostalgica ed empatica, scrive spesso nei giorni di pioggia. La musica? Un ricordo senza origine che ha ribaltato ogni prospettiva.
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