Davide Locatelli

Davide Locatelli è un giovane e talentuoso pianista che, nonostante anni di studi classici al Conservatorio vuole uscire dagli schemi e proporre un nuovo tipo di musica strumentale che si avvicini anche al pubblico più giovane.

Davide sta conseguendo il secondo diploma in Pianoforte Jazz al Conservatorio Verdi di Milano e si definisce un pianista rock. Con un’immagine forte (capelli argento, piercing, tatuaggi e giubbotto di pelle) che si discosta dall’immagine del classico pianista, il suo obbiettivo è quello di sfatare il mito che il pianoforte e la musica strumentale in generale siano noiosi e non adatti a un pubblico giovane.

Negli ultimi anni si sta facendo conoscere attraverso i suoi video su YouTube in cui interpreta grandi brani della musica italiana e internazionale come Bad Guy di Billie Eilish o Sweet Dreams in chiave assolutamente inedita.

This Is Dave è il titolo dell’album uscito per Sony Music che contiene sia brani inediti che cover di celebri brani internazionali.

Davide è reduce da una interessante esperienza a Venezia. I responsabili del brand Dolce & Gabbana gli hanno commissionato tutte le musiche che hanno accompagnato le sfilate di Alta Moda.

Intervista a Davide Locatelli

25 anni che studi e suoni il pianoforte, hai iniziato da piccolissimo a soli 4 anni, quanto ha influito la figura di “Tati” (tuo padre) nell’intraprendere questo percorso?

Totalmente, se non fosse stato per lui non so cosa farei ora. E’ stato difficile per anni sacrificare le uscite con gli amici il sabato sera e svegliarsi sempre 2h prima di scuola per studiare teoria e solfeggio, però a distanza di anni dico che ci aveva visto lungo e lo ringrazio sempre.

Con il tuo modo di suonare il pianoforte e della visione che hai della musica, hai avuto qualche difficoltà iniziale a far capire come volevi esprimerti dietro alla tua tastiera?

In verità no, avevo le idee molto chiare dopo il diploma in conservatorio, volevo abbandonare la ‘’classica’’, che non mi apparteneva più, per dar spazio alla MIA musica e al rifacimento di pezzi che mi piacevano.

C’è stato o c’è qualche Artista che ti ha influenzato particolarmente?

Sicuramente David Garrett è stato uno di quelli che mi ha ispirato maggiormente nel mio percorso.

Davide Locatelli

Hai un’idea, un sogno che vorresti realizzare?

Si, tanti in verità… ma non si dicono, perché son sogni, e poi magari non si realizzano.

A Venezia, Dolce e Gabbana ti hanno apprezzato e premiato dandoti la direzione artistico-musicale della loro Alta Sartoria e Gioielleria, ci puoi raccontare come è andata e quale è stata la tua reazione?

E’ stato uno degli eventi più belli della mia vita. Suonare davanti a Vin Diesel è stato per me un sogno.

Domenico e Stefano mi han dato questo importante incarico e la responsabilità era davvero alta. Ho trovato un team pazzesco con cui lavorare, e quando si lavora in armonia le cose van sempre bene.

Ti descrivi e appari come un pianista fuori dagli schemi classici e quindi per certi versi rivoluzionario, da dove nasce questa voglia di trasgredire in un contesto piuttosto classico come quello del pianoforte?

La gente pensa che sei trasgressivo se ti spacchi di alcol e assumi droga, ma in verità la trasgressione è molto di più: prendere un pezzo del 600 di Bach e metterlo con la cassa dubstep, ecco quella è trasgressione, perché prendi uno dei musicisti più importanti al mondo di classica e lo fai suonare in un genere lontanissimo dall’originale… e tutto è in perfetta sintonia!

‘’Sono riuscito a trasgredire le regole, e il mondo non mi è crollato addosso’’ P.Coelho.

Davide Locatelli

L’11 di Giugno è uscito il tuo ultimo lavoro composto da 13 tracce, di cui 3 inediti e 10 cover, per Sony Music, un grande traguardo raggiunto. Ci racconti come nasce e cosa contiene questo lavoro?

Un lavoro nato diversi anni fa insieme alla mia etichetta, che finalmente ha preso luce lo scorso giugno. Ho voluto raccontare il mio percorso di vita da quando suonavo le cover in camera mia, fino ai pezzi miei.

Volevo un percorso che raccontasse la mia vita nel modo che conosco meglio: la musica.

In Italia sei il pioniere nel tuo genere e tanti ragazzi ti stanno seguendo o quantomeno hanno iniziato a suonare il pianoforte grazie alla tua musica. Quanta responsabilità ma anche soddisfazione…

Si, uno dei messaggi che ricevo più spesso è proprio questo: ‘’ho iniziato a suonare grazie a te’’. Penso che non ci sia orgoglio più grande di trasmettere la passione per questo strumento anche alle nuove generazioni.

La mia mission è avvicinare più possibile i giovani al mondo strumentale, che ritengo essere un’attività genuina e che può creare bellissime connessioni tra la gente.

Foto di Beatrice Tunisi

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