Odio gli indifferenti è il nuovo singolo della band indie-punk Osaka Flu, disponibile su tutte le piattaforme digitali. Il titolo del brano prende il nome dall’omonimo saggio di Antonio Gramsci, un testo fondamentale del pensatore italiano, pubblicato per la prima volta nel 1917, che invitava alla partecipazione attiva e alla presa di posizione critica nella società.
La lettura del saggio ha affascinato la band che è arrivata a interrogarsi su un’ipotesi suggestiva: cosa sarebbe successo se avessero letto Gramsci a 17 anni? Come avrebbe cambiato le loro vite? Questa domanda catapulta gli Osaka Flu nel passato, nell’epoca della loro adolescenza, gli anni ’90.
Il brano racconta il sogno di quei ragazzini che, inconsapevoli, scoprono un mondo incredibile e affascinante attraverso Gramsci, pur rimanendo distratti dalle passioni tipiche dell’epoca: il punk dei Clash, le batterie dei Rancid e le chitarre di Bob Dylan. Un mondo in espansione, brulicante di ottimismi, invenzioni e strane magie, dove persino Gramsci avrebbe faticato a far breccia in adolescenti troppo impegnati a vivere il loro “enorme parco di attrazioni” fatto di Britney Spears, yo-yo, Tamagotchi, jeans a bracala sporchi di vernice, il rigore sbagliato di Baggio a Pasadena, la guerra del Golfo, MTV, film come “Jurassic Park” e “Pulp Fiction”, la passione di Clinton per il sesso orale e automobili come la Renault Clio. Una giovinezza ingenua e deconcentrata, passata tra sale giochi e l’ammirazione per “Mitch Buchannon” di Baywatch, che chiude il brano con un’ironica citazione.
Musicalmente, Odio gli indifferenti trae ispirazione dai Clash e dagli Offlaga Disco Pax. La voce si snoda parlata nelle strofe, per poi farsi cantata e melodica nei ritornelli, creando un contrasto dinamico. Il giro di basso, influenzato dal finale di “Dancing With Myself” di Billy Idol, è rielaborato in chiave psichedelica e ripetitiva, risultando conturbante, pompante e costantemente presente. Le chitarre nelle strofe si lanciano in “giochetti” che richiamano i suoni dei vecchi arcade, mentre nei ritornelli diventano più punk, sparate e taglienti. Per la batteria, gli Osaka Flu hanno ricercato un sound campionato, evocando le atmosfere dei CCCP.
L’obiettivo è chiaro: creare un sound che accompagni questo invito a “prendere parte e a parteggiare”, unendo la profondità del pensiero gramsciano alla leggerezza (o distrazione) dell’adolescenza, per poi chiudersi con i rumori distintivi dei giochi arcade.
Odio gli indifferenti è stato scritto e composto dagli Osaka Flu e Alice Vittoria Berti. Registrato da Valerio Fisik e masterizzato da Giovanni Versari. Hanno suonato: Denni (voce e chitarra), Cecco (basso e cori) e Michi (batteria e cori).

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