Peppe Voltarelli ritorna all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma con “La grande corsa verso Lupionòpolis”, il suo ultimo affascinante lavoro discografico registrato a New York, al suo fianco il violinista Luca Ciarla. Con la sua voce calda e inconfondibile, Peppe Voltarelli porta sul palcoscenico l’autenticità della tradizione calabrese e la sua grande esperienza di cantautore e affabulatore. Luca Ciarla, con il suo violino, l’elettronica e la sua abilità nel mescolare stili diversi, crea una fusione di suoni che spazia dal folk al jazz, rendendo ogni performance fresca e coinvolgente. Si divertono a sperimentare, a giocare con le note e a raccontare storie che parlano di vita, amore e radici, con tre ospiti d’eccezione, Franco Arminio, Marina Comandini e Simone Giuliani (produttore di “Lupionòpolis”). Alla batteria Alessandro Marzano, video di Anna Corcione e Keziat.
Il lavoro del cantautore conta alle spalle già 170 date tra l’Italia e l’estero (Belgio, Cuba, Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Spagna, Stati Uniti d’America, Sudafrica, Svizzera), oltre ad essersi aggiudicato il Premio Loano, il più prestigioso riconoscimento per la musica di tradizione in Italia.
L’appuntamento è per mercoledì 10 dicembre 2025 alle ore 21:00nel Teatro Studio Borgna dell’Auditorium di Roma.L’ingresso è di 23 euro (biglietti in prevendita sul circuito TicketOne).
L’album registrato a New York
Pubblicato dall’etichetta discografica Visage Music, si tratta del primo album di inediti ad otto anni dalla pubblicazione del fortunato “Voltarelli canta Profazio” e due anni dopo “Planetario”, entrambi lavori premiati con la Targa Tenco come miglior album interprete rispettivamente nel 2016 e nel 2021.
Il cantautore calabrese presenta la sua nuova raccolta di canzoni registrata a New York da Marc Urselli (tre Grammy Award e collaborazioni con Lou Reed e Nick Cave) nello storico EastSide Sound di Manhattan e prodotta artisticamente e arrangiata dal pianista italiano di base a Los Angeles Simone Giuliani (al suo attivo produzioni con Andrea Bocelli e la London Symphony Orchestra). Il disco, che contiene dieci nuove tracce di cui otto canzoni in dialetto calabrese, una in italiano e un valzer strumentale, vede la presenza di musicisti di calibro internazionale quali Davin Hoff (contrabasso), Jake Owen (chitarre), Stéphane San Juan (batteria), Mauro Refosco (percussioni) e la partecipazione di Eleanor Norton (violoncello), Dough Wieselman (sassofono e clarinetto) e Amy Denio (voce).
L’album è accompagnato dai videoclip dei brani “Nun signu sulu mai”, girato nel quartiere Red Hook di Brooklyn e diretto da Giacomo Triglia (Brunori Sas, Jovanotti, Lucio Dalla, Måneskin), “Au cinéma”, diretto da Lele Nucera e realizzato con gli attori e le maestranze della Scuola Cinematografica della Calabria, e “Spremuta di limone”, diretto dal regista messicano Tony Gutierres (già al fianco del cantautore per i videoclip di “Canto mo” e “Scarpe rosse impolverate”) e girato all’Avana a Cuba.
Roberto Padovan (Bassano del Grappa, 1986) è autore e aspirante giornalista. Appassionato di musica e cultura pop, scrive articoli, interviste e approfondimenti che uniscono analisi e racconto. Con uno sguardo curioso e attento alle nuove tendenze, esplora il panorama musicale contemporaneo valorizzando le storie e le voci che lo animano.
