Esce oggi su tutte le piattaforme digitali “Sabba” il nuovo singolo di PIOVE (Woodworm/Universal), l’artista avant-pop “metaversale”, fluida e ibrida che mischia Futuro, Anime, Digital 3D Art, Elettronica Industrial e Hip Hop.
“Sabba” è il primo episodio del nuovo viaggio di Piove.. È un brano che celebra la notte intesa come “Sabato sera”, quindi il rito dell’incontro, della danza, quella sub-culture che nasce solo dallo scambio, dalla condivisione fisica. Tutte quelle magie che negli ultimi anni abbiamo imparato a non dar più per scontate. Un brano sulla necessità di uscire, di casa, da se stessi, dalla propria pelle. Il ballo come un rito magico, il battito cardiaco a scandire la serata come un beat, un nuovo mondo a cui si può avere accesso solo varcando il portale della notte. “Sabba” è un inno al bisogno di condivisione, di sentire il proprio corpo connesso con gli altri, di meravigliarsi davanti alle luci, e poi al buio, ai suoni e poi ai silenzi del sabato sera, e di tutte le sere.
«Non ho mai considerato quanto fosse bello stare insieme alle persone, finché non ho vissuto un isolamento forzato. – racconta Piove. – Una delle prime cose che ho fatto una volta fuori è stata andare in un club. La seconda è aver passato una giornata in studio con Carmine Iuvone (Motta, Salmo, Coez). Sono venute fuori una serie di registrazioni di violoncello sopra un beat che avevo scritto. L’idea era quella che gli archi nel ritornello dessero la sensazione del cigolio di una porta, che si spalancasse sulla vita notturna, la vera protagonista di questo brano. Una volta a casa ho rieditato il violoncello in modi diversi, ricampionandolo, ad esempio da un frammento melodico è venuto fuori il riff principale del brano. Anche okgiorgio (Iside) ci ha messo le mani per il tocco finale».
Piove Sabba
Piove. è un progetto con una forte matrice audiovisiva. L’immaginario visivo è realizzato insieme ad Angelo Guttadauro e comprende foto, vfx, artwork, videoclip e visual in 3D. Inizialmente sono stati pensati come scenografia del live, poi sono diventati talmente connessi alla narrazione dei brani, che ora sono a metà tra il visual e il videoclip.
Il visual di “Sabba”, che uscirà prossimamente, si differenzia dagli altri già realizzati perché è il primo esperimento di interazione tra il corpo (fisico) di Piove. e il visual proiettato dietro di lei. L’artista farà un visual per quasi ogni prossimo brano e tutti avranno in comune palette di colore, ambientazioni, e avranno sempre lo stesso personaggio, un manichino, che è l’avatar 3D di Piove., presente dall’inizio anche sugli artwork delle uscite precedenti.
Questi visual sono frutto di un meccanismo di suggestione reciproca, partono da un immaginario che Piove. ha in testa e per cui aveva sviluppato dei bozzetti 3D, ma è Angelo a dar vita a queste visioni, facendole proprie dalla scelta delle ambientazioni e dei simboli alla modellazione 3D, fino alla post-produzione.
Per entrare nel mondo live di Piove., due appuntamenti unici: il 2 dicembre sarà l’opening di ClaverGold all’Hiroshima Mon Amour di Torino e il 7 dicembre al Circolo Magnolia di Milano.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.