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Pollio, “Equatore”, una ballata urbana dalle suggestioni cinematografiche

E’ uscito “EQUATORE”, il nuovo brano di Pollio per Bellezza Records / Universal Music Italia.

Dopo nove anni di silenzio discografico POLLIO torna con una canzone dal respiro cinematografico, che parla di fatica e libertà, di consapevolezza e indipendenza, segnando una nuova fase artistica, ancora più matura e libera da schemi, dopo il suo esordio solista con l’album “Humus” (Maciste Dischi 2016), e l’intenso periodo con gli io?drama.

Il cantautore alterna racconto e sfogo, intimità e slancio, su un tessuto sonoro che intreccia ritmiche anni ’70, chitarre enigmatiche e archi vibranti, costruendo un suono caldo, vivo e denso di tensione emotiva.

Equatore è il primo capitolo di “Dopo la bomba”, un EP di quattro brani che usciranno a distanza di poche settimane l’uno dall’altro fino a gennaio 2026. Un viaggio nel tempo della trasformazione, dedicato a ciò che resiste, sopravvive e rinasce dopo ogni cambiamento radicale. Un ritorno profondamente personale, in cui ogni brano diventa parte di un racconto più ampio, necessario e vivo.

“È nata nei giorni in cui cercavo di tenere insieme tutto: la vita, le canzoni, il tempo che scappa – racconta Pollio – Equatore parla di fatica e di libertà, di amor proprio e indipendenza. Di quando smetti di controllare e impari a lasciarti andare. Come l’acqua a volte ti adatti, a volte travolgi. E quando sembri fermo, in realtà sei in movimento.”

Il video nasce da un’idea di Pollio con la regia di Luca Kudu Anello ed è stato girato negli interni dell’Arci Bellezza di Milano.

«Volevamo raccontare quel limbo in cui ciò che insegui può essere una promessa oppure un pericolo – dichiara POLLIO  La luce del video è questo: un richiamo ambiguo, capace di scaldare o bruciare, illuminare o lasciare un’ombra addosso. La fotografia evoca una stagione esistenziale lunga e monotona, umida e calda, con la minaccia di piogge improvvise e un sole verticale pronto a infuocarti: un equatore in cui resti sospeso tra ciò che desideri e ciò che riesci davvero a raggiungere. Anche il luogo in cui abbiamo girato, la Palestra Visconti, porta con sé una storia di riscatto, di gente che provava a farsi strada prendendo colpi, cercando un varco, seguendo una luce senza sapere se sarebbe stata un passaggio o un incendio».

Dopo gli esordi come frontman e autore della band io?drama, con cui si afferma nella scena alternative italiana, debutta da solista nel 2016 con “Humus” (Maciste Dischi / Ala Bianca), accolto con entusiasmo da pubblico e critica. Mentre prosegue una costante attività live, nel 2018 vince Musicultura e, l’anno successivo, è protagonista di De André 2.0, un tour nei club di tutta Italia che conferma il suo valore d’interprete. È stato autore per Sugar Music, voce del progetto Rezophonic e membro della Nazionale Italiana Artisti TV.

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