Pooh Parsifal 49 anni

Sono passati esattamente 49 anni dall’uscita di Parsifal, uno dei progetti musicali e discografici più iconici nella carriera dei Pooh.

Roby Facchinetti, una delle tante anime che ha dato vita all’opera, ha ricordato l’anniversario con un lungo post sui social.

Pooh, Roby Facchinetti ricorda l’anniversario di “Parsifal”

Carissimi amici,

l’altro giorno il nostro Parsifal ha compiuto quarantanove anni esatti, perché l’LP che conteneva la suite usciva appunto il 31 agosto del 1973.

E mi è venuta voglia di ripercorrerne la lunga gestazione, una storia che oggi mi piace raccontarvi anche perché fu articolata come poche, se pensate che durò addirittura quattro anni.

Fu nel ‘68, infatti, che composi il brano strumentale in Fa maggiore che oggi conosciamo come la parte finale dello strumentale di Parsifal. Quel brano noi Pooh già lo eseguivamo dal vivo allora, e la Vedette ne pubblicò pure un provino nel disco Contrasto, che fra l’altro venne pubblicato in sole duemila copie e nel tempo è diventato uno dei nostri album più collezionati.

Più avanti ripresi la composizione originale, aggiornandola e ampliandola, anche in vista del nostro primo tour teatrale con l’orchestra del ‘72.

Ma fu Giancarlo Lucariello, nel ’72 nostro produttore da due anni, a stimolarmi ad andare ancora oltre. A prendere quel brano, che a suo avviso possedeva un’anima unica, e svilupparlo sino a farne una vera e propria suite: un’operazione importante, ambiziosa, coraggiosa, con cui dare spessore diverso e più alto a tutta la musica dei Pooh in sé e per sé. (Non finirò mai di ringraziare Giancarlo Lucariello, per questo suo preziosissimi consiglio).

Così, nei primi mesi del ’73 mi misi al lavoro. Composi il brano che poi divenne Parsifal prima parte, ( la parte cantata) a quel punto ho sentito la necessità di comporre una lunga parte completamente strumentale, quale, assemblata insieme al materiale già esistente formarono la suite finale: di nove parti musicali diverse!

Una volta completata quest’opera di composizione, feci ascoltare l’insieme a Valerio, il quale, da Poeta sommo qual era, mi spiazzò. E disse: “Ecco, vorrei scriverci del mito di Parsifal”.

Io, beninteso, conoscevo Wagner; anche perché da bambino, col Complesso Primavera, eseguivamo vari pezzi d’opera fra cui il suo Coro dei Pellegrini. Ma d’istinto, non avendo in mente tutto il Parsifal di Wagner, mi venne di dire a Valerio: “Sei sicuro? Pensi che davvero interessi al pubblico”?

E lui, sornione, rispose: “Fidati di me, Facchinetti!”

Beh, sono contento di essermi fidato di lui anche quella volta.

Poi con i Pooh incidemmo il tutto, compreso lo strepitoso e storico assolo di chitarra di Dodi proprio per il finale. Indi, fra aprile e maggio del ’73, al Palazzo del Ghiaccio di Milano, proponemmo dal vivo Parsifal per la prima volta, col disco ancora inedito.

E vi giuro: quella sera milanese, non eravamo ancora consapevoli di cosa avrebbe potuto essere Parsifal. Ma il pubblico, sul gran finale, ebbe una reazione sbalorditiva. E noi subito avemmo la netta sensazione di aver inciso davvero qualcosa di straordinario, di unico.

Infatti, se ci pensate da allora i Pooh sono stati caratterizzati da Parsifal, per molti il vertice del loro linguaggio; e da lì il mio e il nostro percorso ha spesso e volentieri incrociato riferimenti sinfonici, eco progressive, e le suite sono diventate una nostra firma, con la loro struttura lontana dalla forma-canzone tradizionale e composta di più parti.

Ecco, mi piaceva celebrare con voi questo passaggio del percorso musicale di tutti questi anni; questo momento decisivo per i Pooh e per me, di cui sono sempre più felice ed orgoglioso,

e lo sono ancora di più, sapendo che Parsifal appare nella classifica fra migliori cinquanta brani prog del ‘900.

E voglio salutarvi sottolineando che è stato per tutto questo, anche per tutto questo, che con il nostro caro, indimenticabile Stefano abbiamo ripreso ulteriormente quel nostro Parsifal del ’73 e l’abbiamo tramutato in un’opera a tutti gli effetti, un percorso di oltre due ore che sia per Stefano che per me ha rappresentato un sogno straordinario finalmente realizzato, forse il più importante dei nostri desideri artistici che è stato davvero lungo, difficile, faticoso condurre insieme in porto con tanta soddisfazione.

E nel 2023, proprio quando il Parsifal del ’73 compirà cinquant’anni, questa nostra opera che si sviluppa dal suo seme debutterà finalmente anche su un palcoscenico, davanti a voi.

Con obiettivo, a questo punto… Parsifal per sempre, mi viene da dire!

Roby”

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