I dissidi tra la famiglia di Luigi Tenco e il direttivo del Premio che porta il suo nome sono noti da tempo e la scelta di assegnare un riconoscimento speciale a Ornella Vanoni ha provocato l’ennesima reazione.
Gli eredi del cantautore pare non abbiano apprezzato un’intervista rilasciata dalla cantante milanese, nella quale parla delle condizioni di Luigi pochi giorni prima della sua morte.
Premio Tenco, la famiglia di Luigi scrive a Ornella Vanoni
“Abbiamo spesso apprezzato la sua discrezione sul nostro amato Luigi e soprattutto la sua sensibilità, così ci appariva attraverso gli schermi televisivi, durante le interpretazioni che faceva delle sue canzoni. Poi, però, ci ha sbalorditi quando lo scorso 10 arile ha dichiarato sul quotidiano La Repubblica che Luigi Tenco ‘Era uno straccio, in quei giorni’, riferendosi al giorno in cui si esibì al Festival di Sanremo del 1967.
Parole che riportano alla memoria, purtroppo, quelle del suo amico Gino Paoli che pochi mesi fa lo ha definito ‘cotto’, nonostante la loro amicizia si era interrotta nel lontano 1963 e soprattutto nonostante risulterebbe che lui non fosse presente a quel Festival. Parole poco edificanti, dette da persone che nel tempo si sono definite amiche di Luigi.
La realtà, contrariamente a quanto dichiarato, invece dimostra che nei rilievi del 1967 della Polizia Scientifica non furono rinvenuti ‘alcolici’ né ‘barbiturici’. Così come nel 2006, da perizia medico-legale d’ufficio post riesumazione, non vennero rilevate tracce di alcunché nel corpo di Luigi.
Se però, dato che lei fu presente a quel Festival in qualità di artista, fosse a conoscenza di qualche informazione certa e finora omessa che possa restituire dignità umana al ragazzo che fu lasciato solo nel giorno del suo funerale proprio dai suoi colleghi-amici là presenti, sappia che saremo davvero lieti di ascoltarla.
In ogni caso speriamo di poter tornare ad ascoltare le sue future interpretazioni ad eccezione della Sua prossima performance che si svolgerà domenica prossima, in quello stesso teatro del Casinò Municipale di Sanremo dove si esibì per l’ultima volta Luigi, organizzata da un Club da noi disconosciuto ed il cui attuale Direttivo è stato diffidato dai nostri legali dall’utilizzare impropriamente tale nome, attraverso cui continua a richiedere contributi economici alla collettività.”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.