Il Maestro Bruno Santori, Direttore Musicale di Radio Italia Live, inizialmente non ha digerito le parole di Marracash, che imputava la sua mancata esibizione sul palco di Piazza Duomo a Milano a un problema di arrangiamento.
Il musicista, attraverso le sue pagine social, ha proposto al King del Rap uno speciale evento per dimostrare buona fede e senso di condivisione artistica.

Radio Italia Live, il Maestro Bruno Santori propone a Marracash un live speciale
“Considerato che il mio FB viene letto da molti e anche da importanti giornalisti, chiedo che questa mia richiesta venga raccolta.
Caro Marracash, sul palco del Radio Italia Live, io e te, considerati i tempi strettissimi che in quella situazione abbiamo avuto a disposizione, e lo stress che spesso la fa da padrona, non abbiamo assolutamente avuto modo di realizzare il meglio di noi.
Ti chiedo e ti propongo a questo punto di realizzare insieme un concerto con orchestra.
Magari fatto di tutti rapper tuoi amici che potrai ospitare come desideri.
Indubbiamente anche tu sei un grande artista del panorama musicale italiano e la tua fama lo dimostra e questo lo voglio considerare, ma per quanto riguarda la mia professionalità permettimi di dirti che, forse anche per via della mia età, non ho più molto da dimostrare e ho solo voglia di divertirmi e di mettermi duramente in gioco e credimi, mettermi a disposizione in questo caso mi piacerebbe molto e considerando il fatto che ho sempre pensato che le sfide più difficili aiutino a crescere, in questa difficile sfida mi ci butterei con tutto me stesso.
Attendo risposte”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.