Lutto nel mondo della musica classica, è morto il pianista rumeno di fama internazionale Radu Lupu. Avrebbe compiuto 77 anni il prossimo 30 novembre.
Iniziò a studiare il pianoforte con Lia Busuioceanu all’età di 6 anni e fece il suo debutto pubblico con un programma di sue composizioni all’età di 12 anni.
Ha continuato i suoi studi per diversi anni con Florica Muzicescu e Cella Delavranca, prima di vincere una borsa di studio nel 1961 per il Conservatorio di Mosca, dove ha studiato con Galina Eghyazarova, Heinrich Neuhaus e, più tardi, con Stanislav Neuhaus.
Radu Lupu
Nel 1989 ha vinto il Premio Franco Abbiati della Critica Musicale Italiana, consegnatogli dall’Associazione Nazionale Critici Musicali italiani.
Per il Teatro alla Scala di Milano, nel 1992, esegue il Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 di Beethoven diretto da Muti, nel 1995 il Concerto per pianoforte e orchestra n. 27 di Mozart e si esibisce in un recital, nel 1997 un concerto con il Quartetto Accardo, nel 2001 si esibisce in un recital, nel 2002 il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Beethoven diretto da Muti al Teatro degli Arcimboldi trasmesso da Rete 4 e nel 2008 il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Béla Bartók diretto da Daniel Barenboim.
Al Teatro La Fenice di Venezia nel 1993 tiene un concerto con musiche di Robert Schumann.
Nel 2005 si esibisce in un recital al Teatro comunale di Modena.
Il suo essere schivo divenne leggenda. Non registrava da anni un disco e non amava rilasciare interviste, esprimendosi solo con la musica.
Le ultime esibizioni italiane nel 2019, il 10 aprile al Teatro Comunale di Vicenza, il 12 al Teatro Comunale di Bologna e il 13 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma per la stagione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
La musica è la sua grande passione, segue come inviata l’Eurovision Song Contest e il Festival di Sanremo. Negli anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Ama i gatti, il Giappone e la cultura manga!