Sanremo 2022 Amadeus conferenza stampa

Terza conferenza stampa della 72esima edizione del Festival di Sanremo, a poche ore dal fortunato esordio con la prima serata che ha registrato ascolti record. Al suo terzo mandato, Amadeus è intervenuto in diretta dalla Sala Stampa del Casinò Municipale, queste le sue parole alla vigilia del secondo appuntamento: «Sono senza parole per gli ottimi risultati, ringrazio tutto il fantastico gruppo di lavoro. Sono stati mesi di impegno e di scommesse, nel nostro cuore speravamo in questo successo».

«Dopo quello che non abbiamo visto e vissuto l’anno scorso, è stato un piacere riavere il pubblico in sala. Sono contento per i cantanti, tutti erano molto felici, quindi la considero una vera vittoria della musica italiana… quella che non ha età. Mi hanno emozionato tanti momenti, a cominciare dal ritorno Maneskin. Voglio tanto bene a questi ragazzi, potrebbero essere i miei figli. Mi ha emozionato vedere in gara giovanissimi come Yuman, così come l’emozione di big del calibro di Gianni Morandi e Massimo Ranieri».

Sanremo 2022, parla Amadeus

«Ringrazio Ornella Muti, Matteo Berrettini, i Maneskin e tutti gli ospiti che sono intervenuti sul palco ieri. Ci tengo a condividere questa gioia con Fiorello». Il direttore artistico ha chiamato in diretta il suo compagno di avventure, che ha commentato a caldo: «Sono molto contento di esserci stato, ma Ama mi conosce bene, sono pigro e ansioso, più vado avanti con gli anni e più peggioro. Dopo lo scorso anno, sono felice di come sia andata, ci meritavamo quello che è successo ieri sera».

Sulla triste notizia arrivata questa mattina, Amadeus anticipa: «Naturalmente, in corso d’opera, un omaggio alla signora Monica Vitti lo faremo. E’ d’obbligo». Tra gli ospiti più attesi di questa seconda serata, un pensiero a Checco Zalone: «Lui ha un modo geniale di fare comicità per questo motivo, probabilmente, domani qualcuno potrà criticare. E’ una persona straordinaria, ho lavorato con lui quindici anni fa e sono molto contento di ritrovarlo al mio fianco qui a Sanremo».

«In linea generale, io alle critiche bado poco, non perché non le rispetti o non le consideri, ma vado al di là del perbenismo, dell’ipocrisia, delle tendenze politiche, delle simpatie o antipatie, ma cerco di portare artisti che lo meritino e che abbiano proposte interessanti, contemporanee e in linea con un linguaggio attuale. Chiunque ha il diritto di dire la propria, ma preferisco un atteggiamento sicuramente costruttivo».

Infine, sulle polemiche che hanno riguardato la performance di Achille Lauro, il direttore artistico specifica: «Personalmente la sua esibizione non mi ha turbato, nonostante io sia un cattolico praticante. Non trovo che manchi di rispetto a nessuno, chiunque ha il diritto di esprimersi, lo trovo giusto. E’ l’attualità, va accettata. Altrimenti il rischio è quello di tenere lontani i giovani, non solo a Sanremo, ma dalla Chiesa».

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