Al suo ritorno sul palco dell’Ariston a ventisei anni dalla sua precedente presenza, Sabrina Ferilli è intervenuta nel corso dell’odierna conferenza stampa di presentazione della quinta serata di Sanremo 2022. Sarà lei la presenza femminile di questo ultimo appuntamento festivaliero, dopo gli ottimi riscontri ottenuti da Ornella Muti, Lorena Cesarini, Drusilla Foer e Maria Chiara Giannetta.
Queste le sue prime parole: «Sono molto contenta, ho applaudito al grande successo delle serate precedenti, perché non mi appartiene. Un risultato buono di un’azienda pubblica è un risultato buono per tutti noi. Per chi fa questo mestiere questo è un momento straordinario, anche se il rischio è sempre alto, perché non è detto che si faccia a tutti i costi un ottima figura. Sono davvero felice di essere qui».
«Ho sempre stimato Amadeus, in questi anni si è strutturato in modo unico ed è diventato molto più di un conduttore, conosce perfettamente la musica e i tempi comici. Lui ha la gentilezza di chi sa accogliere e questo non è affatto scontato, un atteggiamento che aiuta a bilanciarti e a misurarti. A tanti nostri colleghi manca tutto questo, un valore aggiunto e assolutamente unico».
Sanremo 2022, parla Sabrina Ferilli
«Le canzoni di Sanremo hanno sempre una melodia tale che nel momento in cui le inizi ad ascoltare, entrano subito in testa. “Maledetta primavera” di Loretta Goggi ha accompagnato la mia fase adolescenziale, i miei primi innamoramenti. Insomma, Sanremo è patrimonio del nostro Paese, chi lo attacca a sproposito proprio non lo capisco, questa è una manifestazione importante. Se all’Italia levi il prestigio della musica, dell’arte, della moda, cosa rimane? I giudizi non obiettivi, mi fanno sempre molto male».
Infine, riguardo un possibile coinvolgimento come conduttrice, in futuro, Sabrina Ferilli precisa: «Nel bene e nel male, sono sempre stata nel mio. Io voglio fare l’attrice, magari crescere in questo aspetto, ma voglio fare questo. Affiancare può rappresentare una divagazione al tema, ma non sono una conduttrice. Non mi piace la confusione di questo periodo, ognuno deve fare il suo. Saltare di palo in frasca non so quanto sia produttivo, forse sì, ma non riscontra il mio gusto».
Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte di raccontare. È autore del libro “Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin” (edito D’idee), impreziosito dalla prefazione di Amadeus. Insieme a Marco Rettani ha scritto “Canzoni nel cassetto”, pubblicato da Volo Libero e vincitore del Premio letterario Gianni Ravera 2023.