Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto Capolavori Nascosti, Mogol e Mario Lavezzi si sono scagliati contro il Festival di Sanremo 2023, denunciando alcune criticità.
L’album contiene 14 canzoni, tra cui l’inedito Una storia infinita, che era stato presentato a Sanremo, ma non è stato accettato.
Una coincidenza che ha suscitato la curiosità dei partecipanti alla presentazione on line e che ha inevitabilmente spostato il focus.
Sanremo 2023, Mogol e Mario Lavezzi contro il Festival
“Una volta chi sceglieva le canzoni era competente!”
Afferma Mogol, che anche nelle scorse settimane non era stato tenero nei confronti della kermesse (ne abbiamo parlato Qui).
Sulla stessa lunghezza d’onda Mario Lavezzi.
“C’è gente che presenta canzoni inascoltabili. Quante delle canzoni che vediamo oggi in classifica saranno ancora ricordate fra vent’anni?”
Questo il solito interrogativo generazionale, posto intervalli più o meno regolari quando non si hanno argomentazioni troppo valide…
Lavezzi ha comunque celebrato il lavoro dei 4 anni di Amadeus.
“L’operazione di Amadeus è ottima perché ha abbassato l’età del pubblico che segue il Festival; però ha penalizzato gli ascoltatori meno giovani.”
Infine la solita pedante richiesta di tornare al passato, quando ancora era il Festival della Canzone Italiana e non un mero show televisivo!
Perché nessun commento sul fatto che a un mese dalla fine del Festival risultano certificati ben 14 dei 28 brani in gara? Forse perché i Signori Giulio Rapetti Mogol e Mario Lavezzi sono talmente concentrati su sé stessi e su un radioso passato che non si sono accorti dell’indiscutibile successo delle canzoni del Festival?
Forse Mogol scorda di avere scritto, 57 anni fa, le seguenti parole per il brano E’ la pioggia che va, cantata dai Rokes…
“Quante volte ci hanno detto sorridendo tristemente
Le speranze dei ragazzi sono fumo
Sono stanchi di lottare e non credono più a niente
Proprio adesso che la meta è qui vicino”
Ora che il Signor Giulio Rapetti non è più un ragazzo, perchè deve criticare a prescindere un mondo che forse non conosce più così a fondo?
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.