Peppe Vessicchio non sarà sul palco del Festival di Sanremo 2023. L’iconico musicista, naturalmente associato alla kermesse, quest’anno non dirigerà nessuno degli artisti in gara, ma farà ugualmente capolino nella Città dei Fiori.
“Quest’anno poso la bacchetta, Sanremo 2023 lo faccio solo a parole.”
Queste le parole riportate da La Stampa, dopo un’intervista con il Maestro.
“Ho deciso di fare un podcast.”
Peppe Vessicchio commenterà il Festival della Canzone Italiana per Amazon Music.
Sanremo 2023, Peppe Vessicchio non dirigerà nessuno degli artisti in gara
La storia di Peppe Vessicchio con il Festival di Sanremo prende il via nel 1990 quando, nell’edizione che vede il ritorno dell’orchestra, dirige Mango e Mia Martini.
Successivamente la sua barba e i baffi lo rendono un personaggio amato e apprezzato anche grazie alla partecipazione ad Amici in veste di giudice.
Durante il Festival di Sanremo 2020 ha ricevuto l’ovazione del pubblico presente in sala, mentre lo scorso anno, durante la quarta serata, si è esibito insieme a Le Vibrazioni suonando il piano nella cover di Live and Let Die dei Wings.
Nel 2022 si scagliò contro la Rai per una questione di mancati pagamenti, che di fatto lo tagliarono fuori dalle trasmissioni della Tv di Stato.
“Se avevo torto o meno non deve deciderlo la Rai. […] Chi ha contenziosi con la Rai non può avere contratti in essere diretti con l’azienda. E così non ho potuto partecipare a molti programmi, perché l’ufficio legale è intervenuto sull’ufficio scritture artistiche (che stipula i contratti con gli artisti e gli ospiti) ponendo uno stop alla mia presenza.”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.