Sanremo 2024, Giorgia: “La mia storia è iniziata qui”

La parola alla seconda co-conduttrice di Sanremo 2024: Giorgia è intervenuta nel corso dell’odierna conferenza stampa di presentazione della serata di mercoledì 7 febbraio.

«Sento una certa responsabilità. Lo diciamo spesso, questo è un palco che ha una magia e che ti mette addosso pressione. La mia carriera è iniziata qui, per cui abuserò della parola emozione e c’è anche un rispetto profondo della mia storia musicale. Vorrei far solo fare una bella figura ad Ama che mi ha voluto, perchè se adesso i dati Auditel si abbassano rispetto alla prima serata, vorrà dire che è colpa»: ironizza l’artista che nel 1995 si aggiudicò la vittoria della kermesse con “Come saprei”.

La cantante romana, che lo scorso anno è tornata in gara al Festival a distanza di ventidue anni dalla precedente partecipazione, si appresta a calcare nuovamente il palco dell’Ariston, questa volta però in una veste diversa.

Sanremo 2024, le parole di Giorgia in conferenza stampa

A proposito della sua prima esperienza del 1994, di cui proprio quest’anno ricorre il trentennale, Giorgia racconta: «Quando presentammo a Sanremo 1994 la canzone “E poi”, ricordo che Baudo ci chiese di riscrivere l’inciso, avevamo un giorno di tempo prima della chiusura della selezione delle Nuove Proposte. Aveva ragione Pippo, perché poi è arrivato il ritornello aperto che ha dato il via al mio percorso».

E sull’agitazione della vigilia per questa co-conduzione di Sanremo 2024, l’artista spiega: «L’ansia da prestazione ce l’ho pure quando faccio la spesa, anche perché Marco Mengoni ieri è stato eccezionale e spero di raccogliere nel migliore dei modi questa staffetta. Avere accanto Amadeus è fondamentale, l’ho visto l’anno scorso quando ero in gara, lui riesce a creare una bella atmosfera e per persone ansiose come me è qualcosa di fondamentale».

In fine, un pensiero sulla vittoria di una donna al Festival che manca dal 2014: «Mi piacerebbe non ci fosse più bisogno di sottolineare il femminile – conclude Giorgia – sono dieci anni che non vince una donna? Aspettiamo di vedere cosa succede sabato, anche perché quest’anno di artiste forti ce ne sono tante. Vorrei che non si parlasse di quote, la musica non ha genere».

Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte di raccontare. È autore del libro “Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin” (edito D’idee), impreziosito dalla prefazione di Amadeus. Insieme a Marco Rettani ha scritto “Canzoni nel cassetto”, pubblicato da Volo Libero e vincitore del Premio letterario Gianni Ravera 2023.