Mario Luzzato Fegiz Carlo Conti

Mario Luzzato Fegiz, decano del giornalismo musicale italiano, in un’intervista stronca l’attuale mercato discografico, Carlo Conti e il Festival di Sanremo.

“Bè, la prendo larga. Stavo scrivendo il mio box del giovedì sul Corriere. La recensione di Rutti di Morgan. E qui, mi viene da chiedere: “come si fa a scrivere mi ha rotto il ca**o pure il cielo in una stanza?”. È un modo per farsi notare? Gino Paoli non si tocca. Piuttosto Rutti (presentato in anteprima sul palco del Concertone del Primo Maggio) è una canzone del ca**o. Per fortuna non ci hanno rifilato lui (Morgan ndr), un personaggio imprevedibile. A volte geniale, altre volte un idiota.”

Spiega Mario Luzzato Fegiz a Mow; il giornalista poi attacca Carlo Conti.

“Approvo Conti? Ma scherza? È bollito! Vecchio. È come chiedere se si preferisce un brodino tiepido a una zuppa fumante. Conti è superato, noioso, non ha il carisma di Bonolis. E poi la combinazione con il cantante dei Måneskin poteva essere esplosiva. Sicuramente d’impatto.”

Fegiz, quindi, non ha peli sulla lingua.

“Io dico sempre ciò che penso. Anche ad Amici, ho sempre detto ciò che pensavo, e la De Filippi mi invitava e rispettava lo stesso. Pensi, Emma mi chiama zio. Incredibile, vero?”

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