Michele Bravi Inverno dei fiori testo significato sanremo 2022
Michele Bravi, dopo due esclusioni di fila, torna nel 2022 al Festival di Sanremo. Un brano che da il via a un nuovo percorso artistico dopo la conclusione del capitolo legato alla pubblicazione dell’album La Geografia del Buio.
Michele Bravi Inverno dei fiori Sanremo 2022
Michele Bravi entra in scena sulle note de Il Diario Degli Errori, il brano con cui nel 2017 conquistò un inaspettato quarto posto.
“Che bello rivedere un teatro pieno!”
Queste le sue prime parole, prima di scherzare con Amadeus sulle… rughe di espressione!
Amadeus mostra un video in cui Michele e il suo team festeggiano dopo aver ricevuto la notizia della convocazione per il Festival di Sanremo 2022.
“Sai che mia mamma non crede che io ho saputo solo il 4 della mia partecipazione? Amadeus, diglielo tu!”
Scherza il cantautore.
Michele Bravi Inverno dei fiori significato
«Quando si ama non esistono le stagioni, le corse, il fiato spezzato. Il tempo si dilata, si allunga, si tende come un elastico. Chi ama ha il dono di vivere più lentamente il percorso di un’esistenza e assorbire il tempo come occasione per abitare dentro i dettagli».
Michele Bravi sta rinascendo e dal torpore dell’inverno finalmente stanno iniziando a nascere i primi fiori. La prima parte del brano si muove in un mood che sembra la degna conclusione del percorso de La Geografia del Buio, poi le percussioni e i synth prendono l’ascoltatore per mano e lo portano altrove. Un viaggio che conduce a un inciso in cui la voce di Michele convive alla perfezione con la combinazione che offre l’elettronica con l’orchestra. Un canto di rinascita di chi sta tornando a volare, sottolineato da un testo per nulla scontato e da un arrangiamento eccellente degli archi.
Gli autori del brano
Inverno dei fiori, testo di Michele Bravi, Cheope, Alex Raige Vella e musica di Francesco Catitti, Federica Abbate e Michele Bravi,
Michele Bravi Inverno dei fiori Sanremo 2022 – il testo
A volte il silenzio brucia come una ferita
Il cuore perde un colpo non respira sotto il peso della vita
Altre volte la tua voce è come un fiume in piena
E si fa largo nel mio mare come fa una vela
Ti nascondi nei miei occhi
Ma ti lascio andare via quando piango
Ogni volta tu ritorni come l’aria nei polmoni e ti canto
E so quanto fa bene
E’ da tanto che non mi succede nient’altro che avere la paura di perderti da un momento all’altro
Ma nell’ipotesi e nel dubbio di aver disimparato tutto
E nell’ipotesi e nel dubbio che io mi sia perso
Che abbia lasciato distrattamente indietro un pezzo
Tu insegnami come si fa ad imparare la felicità
Per dimostrarti che se fossimo suoni, sarebbero canzoni
E se fossimo stagioni, verrebbe l’inverno
L’inverno dei fiori
Insegnami come si fa
A non aspettarsi niente a parte quello che si ha
A bastarsi sempre
Uscire quando piove e poi entrare dentro un cinema
Anche se siamo solo noi
Anche se il film è già a metà
Ma nell’ipotesi e nel dubbio di aver disintegrato tutto
E nell’ipotesi e nel dubbio che io mi sia perso
Fioriamo adesso, prima del tempo
Anche se è inverno
Tu insegnami come si fa ad imparare la felicità
Per dimostrarti che se fossimo suoni, sarebbero canzoni
E se fossimo stagioni, verrebbe l’inverno
L’inverno dei fiori
Tu insegnami come si fa ad imparare la felicità
Per dimostrarti che se fossimo dei suoni, sarebbero canzoni
E se fossimo stagioni, verrebbe l’inverno
L’inverno dei fiori
La Cover
Michele Bravi si esibirà con il brano “Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi” scritto da Lucio Battisti e Mogol, nella serata dedicata alle cover anni ’60, ’70, ’80 e ’90 in onda venerdì 4 febbraio.
«Ho deciso di omaggiare una delle più grandi coppie artistiche che la musica italiana abbia mai conosciuto. “Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi” (1972) è un testo fragile che racconta le vene spezzate di amori passati e la bellezza di risvegliarsi dal torpore e scoprirsi in volo, una melodia in crescendo come metafora perfetta della forza propulsiva di un sentimento. Spero, con umiltà e rispetto, di raccontare questa grande eredità della canzone italiana celebrandone l’importanza.»
Partecipazioni a Sanremo di Michele Bravi
2017 – Il Diario degli Errori (4° posto)
2022 – Inverno dei fiori (?° posto)
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Michele Bravi Inverno dei fiori testo significato sanremo 2022
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.