Sanremo 2022: Ornella Muti: “Sono emozionata di essere qui”

Al suo debutto sul palco dell’Ariston, Ornella Muti è intervenuta nel corso dell’odierna conferenza stampa di presentazione della prima serata di Sanremo 2022. Queste le sue prime parole: «Sono molto molto emozionata, spaventata e un po’ nervosa, ma parecchio felice. Ringrazio Amadeus, Lucio Presta e la Rai per avermi scelta, per me è davvero un onore. Spero di riuscire a far bene quello che devo fare».

«Sono una donna posata, non mi piace impormi, mi definisco una persona semplice. Per me è importante arrivare al cuore degli altri. Provengo da un’altra generazione, da un altro tipo di socialità. Sono quella che sono, ho una mia timidezza e un mio pudore. Faccio l’attrice, ma mi espongo quando devo. Il resto è un gioco e non è poi così fondamentale, quello che conta per me è tenere le mie energie per il mio lavoro».

Sanremo 2022, parla Ornella Muti

Riguardo i suoi gusti musicali, racconta: «La musica mi piace tutta, non ho un genere di riferimento, spazio dall’opera al rock. Questo è un momento di grande speranza e di grande apertura ed è così emozionante stare qui in trepidazione ad aspettare gli artisti, i big in gara. Negli ultimi anni al Festival di Sanremo ci sono stati grandi cambiamenti, i Maneskin ne sono una prova. Di Sanremo ho una mia canzone del cuore ma, se non vi dispiace, ne vorrei parlare stasera…».

Sulle polemiche delle ultime ore, legate alle sue dichiarazioni sull’uso terapeutico della cannabis, specifica: «La cannabis è già legale e io spingo quella, non parlo mai dell’aspetto ludico ma terapeutico di queste sostanze. Mi spiace di questa polemica, mi rendo conto che i cambiamenti sono spesso spaventosi e difficili da accettare. Io, ad esempio, mi curo omeopaticamente. Io parto di terapia, ci sono dei trattati a riguardo. Credo sia sciocco riferirsi alla semplice canna. Ognuno deve fare ciò che si sente, ma poter avere il diritto di potersi curare come preferiamo penso sia alla base di tutto. Mi spiace che questo discorso venga così confuso».

Ancora attualità, a chi le chiede un parere sulla situazione politica russa, spiega: uoi gusti musicali, racconta: «Io amo molto la Russia e sono altrettanto molto amata lì, a dei livelli che a volte mi imbarazzo. Non vivo di politica, non me ne sono mai occupata, non vedo perché dovrei cominciare ad occuparmene adesso. Seguo con attenzione gli sviluppi, vedremo cosa succederà, sperando che questa cosa non diventi in futuro un problema».

Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte di raccontare. È autore del libro “Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin” (edito D’idee), impreziosito dalla prefazione di Amadeus. Insieme a Marco Rettani ha scritto “Canzoni nel cassetto”, pubblicato da Volo Libero e vincitore del Premio letterario Gianni Ravera 2023.