Sanremo 2023, Giorgia: “Non ho ancora chiamato Pippo Baudo; è un rito!”

Durante la conferenza stampa di questa mattina, martedì 7 febbraio, Giorgia ha parlato del suo ruolo di madre, del ritorno sul palco dell’Ariston e di “Parole Dette Male“, brano con il quale è in gara tra i Big al Festival di Sanremo 2023.

Emozionata e carica più che mai, Giorgia torna infatti nella città dei fiori esattamente trent’anni dopo il suo debutto sul palco di Sanremo Giovani con il brano “Nasceremo” che, l’anno successivo, le permise di accedere nella sezione Nuove Proposte con “E Poi“, uno dei suoi più grandi successi.

“Tornare a Sanremo è un atto di vicinanza verso il pubblico, il famoso rimettersi in gioco, anche se io non ho mai smesso. Questo palco ha qualcosa di magico in sé. A 50 anni – dopo gli anni passati, in cui ho dovuto risorgere da una sorta di incertezza, soprattutto nella creatività – Amadeus è stato bravissimo a farmi riflettere su ciò che ora mi serviva”.

Giorgia ha poi parlato del suo brano sanremese (“Parole Dette Male“, nda) che, in realtà, era pronto ancor prima del Festival e di quanto sia stato difficile trovare una nuova direzione per attingere alle sue origini R&B, dal momento che non le piace ripetersi: “Non soffro di essere interprete. Avevo il dovere di trovare il mio spazio. Ho cercato di fare il mio, evitando ciò che non mi appartiene”.

E sempre a proposito del Festival, ha ammesso: “Non ho ancora chiamato Pippo Baudo, ma solo per non disturbarlo. Domani però lo farò. Per me è un rito. So che lui vorrebbe essere qui, nel suo cuore“.

Sanremo 2023, il figlio di Giorgia tifa per Lazza

A inizio conferenza stampa Giorgia ha fatto sapere alla stampa che suo figlio Samuel non ha cambiato idea e continuerà a tifare Lazza: “Ho provato a corromperlo con un incontro con Lazza, ma niente. È a casa perché ha da fare con le partite di calcio“. Sul suo ruolo di madre ha infine aggiunto: “Ci ho messo del tempo a cambiare le mie abitudini. Mi ha obbligata a trasformarmi. In un percorso di crescita simile ti devi mettere in discussione. Inizia un’altra bellissima vita“.

Lorenza Ferraro

Classe 1998, negli ultimi 4 anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Di notte recensisce musica, di giorno ne parla con gli artisti. Nostalgica ed empatica, scrive spesso nei giorni di pioggia. La musica? Un ricordo senza origine che ha ribaltato ogni prospettiva.