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SANTACHIARA e la “Felicità Artificiale” che ci permette di non sprofondare

Santachiara

Classe 1998, SANTACHIARA torna con un nuovo singolo, “Felicità Artificiale“: la prima parte di un viaggio che terminerà venerdì 4 marzo con l’uscita di un altro inedito.

Il brano, tanto intenso quanto intimo, ricrea un’atmosfera surreale e digitale, specchio del momento che stiamo vivendo. Di fatto, è alla fine della notte, dopo la ricostruzione di noi stessi, che una forzata felicità, ritrovata con la luce del giorno, ci dà coraggio e ci rende pronti a vivere.

Un viaggio dentro di me. Una voce nella testa che mi parla dritto al cuore, di notte, quando sono solo. Il mio mondo è ancora pieno di domande senza risposta e io mi limito a costruire illusioni, per accettare finalmente quello che sono, costruendo così quella Felicità Artificiale che mi permette di non sprofondare“.

Con “Felicità Artificiale“, SANTACHIARA – all’anagrafe Luigi Picone – pone l’attenzione su un tema molto importante e delicato, che tocca da vicino i giovanissimi e non solo. La vita, infatti, spesso ci costringe alla solitudine e alla riflessione, cui seguono risposte e consapevolezze che, in un modo o in un altro, dobbiamo accettare. Ma le risposte durano poco, il senso di inadeguatezza è dietro l’angolo ed è facile finire nuovamente in pezzi. L’unico modo per ricostruirsi è tornare nell’intimità dei propri pensieri, rimanere da solo, scordare il proprio nome e infine mettere al proprio posto tutti i pezzi.

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