Sunken, la frenesia e la precarietà nel nuovo singolo “Su Da Te”

“Su Da Te” è il nuovo singolo di Sunken, disponibile su tutte le piattaforme digitali da giovedì 14 marzo per peermusic ITALY.

Il brano mette al centro un tema estremamente attuale e condiviso parlando della frenesia e della precarietà che accompagna la vita in una grande metropoli. 

Sunken si concentra sui rapporti interpersonali esprimendo la necessità, a volte, di elevarsi al di sopra del caos che ci circonda per dedicarsi a se stessi e alle persone realmente importanti.
La produzione di stampo electro-pop e EDM vuole dare forza al messaggio con un ritmo incalzante ed energico che tende ad aumentare sempre di più di intensità, accompagnando le parole del ritornello.

La produzione Alternative Pop con contaminazioni dal mondo dell’elettronica crea un contrasto interessante con la dolcezza del brano. Questo elemento contribuisce a rendere la canzone improvvisamente più tagliente, sottolineando la complessità delle emozioni che l’artista vuole trasmettere.

“Su Da Te è nato in modo spontaneo in un periodo di burnout provocato dalla vita frenetica in cui mi trovo immerso in questo momento. La canzone però non parla soltanto di me, ma di quella che è probabilmente una volontà collettiva di chi vive in una metropoli, specialmente in questo periodo storico di iperattività che arriva a coinvolgere anche i rapporti interpersonali. Paradossalmente, proprio in un contesto in cui si può avere attorno chiunque, ci si rende conto di quanto valgano davvero le persone realmente a noi care.”- – Sunken

Simone Zani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.