Una Nessuna Centomila cast

In archivio Una Nessuna Centomila, una serata di musica e impegno sociale. Un momento di condivisione artistica e in cui i cuori delle centomila persone presenti all’Arena RCF di Reggio Emilia hanno battuto all’unisono.

La musica a supporto della solidarietà in un evento circolare in cui l’emozione delle artiste per il ritorno sul palco si è unito alla finalità sociale di un progetto forse unico e irripetibile per il momento storico, ma anche un punto di partenza sul quale riflettere.

Una Nessuna Centomila, il resoconto della serata

La prima a salire sul palco è Fiorella Mannoia, elegante, coinvolgente, con un set musicalmente vario e intenso, in cui non mancano i momenti di riflessione, ma anche la goliardia grazie a Caparezza e all’inedito duetto sulle note di Vieni a ballare in Puglia.

“Campovolo, che bel rumore! Campovolo, ce l’abbiamo fatta, dopo due anni e mezzo! Grazie per la vostra generosità, non dobbiamo mai dimenticare di parlare di questo problema, perché è un grande problema. La vostra generosità verrà in aiuto a 7 centri antiviolenza.”

Poi sul palco della RCF Arena sale Emma, che ricorda l’importanza dell’impegno e del sentimento di condivisione e dedica alla mamma la canzone L’amore non mi basta.

“E’ grazie a lei che sono la donna che sono.”

Importante anche il messaggio di Dario Brunori, suo ospite.

“Questa è una di quelle giornate che fa tornare la fiducia nell’umanità.”

Il set si chiude con un invito.

“Quando tornate a casa sentitevi fieri. Alzate il culo dal divano, le rivoluzioni si fanno sotto i palchi!”

Spazio, quindi, ad Alessandra Amoroso, visibilmente emozionata per l’intento della serata e per il coinvolgimento totale del pubblico di Reggio Emilia.

“Nella vita siamo sempre messi davanti a delle scelte, io ho scelto di stare con le persone che credono nell’amore, quello vero, senza violenza!”

Brividi veri durante l’esibizione sulle note di Fai Rumore con Diodato, ispirato e ispiratore.

“Grazie perché avete scelto di dire no alla violenza sulle donne, no all’amore malato. L’amore vero esiste ed è libertà!”

Sound decisamente up tempo per Giorgia, che apre il suo set con un mashup tra Il Mio Giorno Migliore e Don’t stop the music di Rhianna.

“Scusate se mi prendo qualche secondo, ma vi devo guardare. Sono 2 anni che aspetto di avervi sotto il palco. Grazie a ognuno di voi per aver aspettato, aver donato e aver partecipato.”

Il set prosegue con i Sottotono (un po’ fuori luogo…) e una scelta musicale un po’ ardita e differente, ma che trova una collocazione più congeniale alla cantante romana sul finale con le classiche ballate.

“Dovrebbe essere così facile amarsi, invece diventa quasi impossibile. Facciamo in modo che ogni persona possa essere libera di essere quello che è.”

Emozione tangibile anche nelle esibizioni di Elisa, Tommaso Paradiso, Gianna Nannini e Coez.

“Per non dimenticarci mai che siamo tutti e tutte, meravigliose creature!”

Il gran finale con Laura Pausini è esplosivo, nonostante alla RCF Arena sia quasi la una di notte.

“Ogni canzone rappresenta il desiderio di dare speranza. Siete grandi.”

Queste le parole con cui introduce Resta in ascolto, primo brano del set, che si conclude con il duetto con Eros Ramazzotti sulle note di Più bella Cosa.

Anche la conclusione è degna di nota e merita una menzione. Le 7 artiste che hanno ideato la serata benefica tutte sul palco, mano nella mano, con occhi lucidi e un sorriso sincero, vero, sentito.

Le note di You’ve got a friend riempiono l’area di Campovolo, ancora gremita, con un pubblico sognante, che ha cantato, ascoltato e tornando a casa può fare tesoro dei tanti messaggi lanciati dal palco.

“Ciao Campovolo! Grazie!”

Un coro che si amplifica con gli applausi scroscianti in una serata dal sapore unico e irrinunciabile.

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